ET.analist / Pictet Asset Management: «Investire nei titoli di Stato per il clima»

5 Mag 2022
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ET.analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nel numero 30 (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/ 30), è stata riportata un’analisi di Ella Hoxha, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, su come un approccio incentrato sul clima debba passare anche per gli investimenti nei titoli di Stato.

In questo contributo, Hoxha spiega che, finora, le obbligazioni sovrane sono state in gran parte trascurate dalle strategie di investimento responsabile, e che  questa situazione debba cambiare. Per la manager, trascurare i titoli di Stato è «una svista colossale. Dopo tutto, sono i governi a stabilire le regole con cui le aziende e gli individui operano e, senza il loro sostegno e i loro investimenti, il mondo non sarà mai in grado di affrontare i problemi più urgenti, in particolare il cambiamento climatico». L’analista scrive che chi investe nei mercati emergenti svolge un ruolo importante in qualunque strategia incentrata sul clima, dal momento che le economie in via di sviluppo sono più vulnerabili all’impatto del riscaldamento globale, ma possono anche essere leader globali in molte tecnologie necessarie alla transizione. «Per investire in titoli di Stato incentrati sul clima, risultano determinanti l’alta qualità dei dati a disposizione e la capacità di trarne conclusioni accurate». Nello specifico, l’approccio di Pictet AM nella selezione dei titoli di Stato allineati con i criteri Esg si concentra soprattutto sulle emissioni di gas serra e su una valutazione qualitativa delle normative e del percorso politico di ciascun Paese, confrontandola con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. «Per quanto riguarda gli strumenti di investimento, i green bond sono una scelta naturale», ragiona l’autrice, ma ritiene che un portafoglio dedicato al debito sovrano incentrato sul clima non dovrebbe focalizzarsi esclusivamente sui green bond. «Dovrebbe investire in larga misura anche nelle obbligazioni tradizionali, di cui esiste una maggiore disponibilità e che sono più facili da comprendere e presentano valutazioni più interessanti», conclude.

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