Febaf: investire nell’economia reale, la strada per la crescita sostenibile in Europa

28 Set 2015
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Investire nell’economia reale: è questa la strada principale per una crescita sostenibile. Lo sottolinea la Febaf, in un intervento dal titolo All’Europa di domani servono Investitori Istituzionali, contenuto nell’ultima newsletter Lettera f della stessa Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza.

La Febaf spiega che a pochi giorni dall’uscita dell’Action Plan sulla Capital Markets Union (Cmu) fortemente voluta dal commissario Jonathan Hill, il Long Term Investment and Reindustrialisation Intergroup del Parlamento Europeo ha tenuto martedì 22 a Bruxelles la sua terza conferenza. Lo stesso Hill, nel suo discorso di apertura, descrive il progetto della Cmu come ponte che collegherà risorse finanziare e progetti d’investimento, l’economia reale e il mondo finanziario. Senza dimenticare il contributo dell’Efsi, che nei prossimi mesi fornirà capitali, prestiti e garanzie per i progetti a lungo termine all’interno del Piano di Investimenti da 315 miliardi.

Ma la strada da imboccare per una vera e propria Capital Market Union è quella di rafforzare il dialogo con gli investitori istituzionali (Compagnie di assicurazione, Fondi Pensione e Investitori Pubblici). Sono questi i player che possono contribuire alla sviluppo di mercati con investimenti di lungo termine nell’economia reale. E’ proprio in un periodo in cui l’incertezza e la volatilità condizionano il sistema finanziario che gli investitori istituzionali risultano vitali per la diversità dell’ecosistema economico-finanziario. Fondamentale è anche il ruolo che giocano sul mercato fondi di private equity e venture Capital, fondi di fondi ed altri operatori che investono nelle Pmi e nei loro progetti di investimento.

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