“Finance for food” chiede Carta di Milano più severa

10 Giu 2015
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La finanza scende in campo per cambiare la “Carta di Milano”, il documento sulla sostenibilità che l’Expo punta a consegnare a Ban Ki-moon, il segretario generale dell’Onu. In particolare,  il Forum per la Finanza Sostenibile e la Rete Italiana per la Microfinanza (assieme alla campagna “Sulla fame non si specula”) sottolineano la necessità di un riferimento alla speculazione finanziaria sul cibo e al land grabbing e di un impegno concreto per contrastare questi fenomeni.

L’8 giugno queste organizzazioni hanno promosso in Expo, presso la cascina Triulza, il seminario su “Cibo e finanza: dalla speculazione senza regole a una nuova architettura”. A conclusione dell’incontro, che ha visto confrontarsi operatori finanziari e rappresentanti della società civile italiana ed europea, è stato approvato il documento “Finance for food che chiede al governo italiano di inserire nella Carta di Milano il riferimento alla speculazione finanziaria sul cibo e di farsi promotore di scelte politiche chiare per tutelare il diritto al cibo dalla speculazione finanziaria senza regole, come richiesto dall’Unione europea.

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