Imprese sociali, una risorsa nascosta per le aziende

11 Feb 2016
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Imprese sociali ancora poco conosciute dal mondo del profit. Per contro, esistono ampi margini di sviluppo del social procurement, termine ancora poco utilizzato nel nostro Paese con cui si indicano i rapporti di fornitura avviati da imprese tradizionali con realtà del Terzo settore. È quanto emerge dalla prima indagine in Italia sul social procurement, che Right Hub e Isnet hanno presentato ieri a Milano all’evento “Profit e Non profit uniti dal Social procurement”.

Secondo lo studio, è piuttosto scarso il livello di conoscenza delle imprese sociali da parte delle aziende social: il 6,4% non le ha mai sentite nominare, e più della metà (54%) ne ha una conoscenza solo superficiale. Solo il 27,5% delle aziende ha già rapporti commerciali con le imprese sociali (fornitura, clientela, partnership), mentre l’11% ha rapporti a titolo personale.

Quasi 9 aziende su 10, però (l’88,1%), si dichiarano disponibili a valutare offerte di prodotti e servizi delle imprese sociali. In particolare, sono le aziende che hanno già relazioni con le imprese sociali a dimostrare maggiore disponibilità ad intensificare il rapporto. Per contro, le più restie ad avviare un rapporto sono le aziende che non hanno conoscenza delle imprese sociali.

L’indagine è stata condotta su base metodologica Isnet con questionario e interviste dirette ad un campione di 109 imprese (per il 65% grandi imprese, quasi il 70% con sede nel Nord-Ovest, attive in ogni settore economico), rappresentative delle imprese profit iscritte al network Right Hub.

 

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