Italiani, aumenta la fiducia. Ma non su economia e clima

28 Feb 2022
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Gli italiani si dimostrano poco ottimisti a livello globale per le prospettive economiche a breve termine: solo il 27% crede in un miglioramento delle condizioni di vita (proprie e della propria famiglia) nei prossimi 5 anni (la media globale è del 51%). Un dato in linea con le principali democrazie sviluppate, ma superiore a quello di altri Paesi europei come Germania (22%) e Francia (18%) che si piazzano in fondo alla classifica.

I dati emergono dall’Edelman Trust Barometer 2022, la più importante ricerca condotta a livello globale dall’agenzia di comunicazione Edelman su un campione di oltre 36mila persone in 28 Paesi e che da oltre 20 anni studia l’andamento del rapporto di fiducia tra i cittadini e quattro tra le principali istituzioni che operano nella società: Governo, Business, Media e Organizzazioni Non Governative.

I timori degli italiani restano focalizzati principalmente sull’occupazione: più di nove italiani su dieci (93%), infatti, hanno paura di perdere il lavoro (a livello globale la percentuale si ferma all’85%). Otto su dieci (83%), invece, temono gli effetti dei cambiamenti climatici mentre aumenta di 6 punti la paura di perdere la propria libertà come cittadini (70%) che, nel resto del mondo, è del 65 per cento.

In generale, tuttavia, la fiducia degli italiani continua a crescere nonostante i due anni di pandemia e, in controtendenza a quanto accade a livello globale ed europeo, l’indice generale della fiducia nel nostro Paese aumenta ancora di un punto percentuale toccando quota 53. Si tratta del dato nazionale più alto in Europa dopo l’Olanda (al 57%), ma davanti alla Francia (al 50%) e alla Germania, con quest’ultima che perde ben 7 punti rispetto allo scorso anno (46%). La fiducia nelle istituzioni, invece, è in linea con il trend globale con tre di loro (il Business stabile al 59%, le Organizzazioni non governative in crescita di sei punti al 54% e i Media fermi al 50%) che si posizionano nella zona neutrale. Un piccolo passo indietro per il Governo (al 49%) che perde due punti rispetto allo scorso anno quando, invece, ne aveva guadagnati 10.

 

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