Morgan Stanley: gli Esg rimbalzano con Gen Z e Millennial
L’interesse negli investimenti Esg raggiunge quote imprevedibili tra gli investitori individuali. E i risultati sono anche più sorprendenti per le giovani generazioni. Lo rileva la sesta ricerca “Sustainable Signal – Individual investors 2025” firmata da Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing, e realizzata tra il 18 febbraio e il 25 marzo 2025, coinvolgendo 1.765 persone finanziariamente attive tra i 18 e gli 80 anni, localizzate in Nord America, Europa e Asia Pacifico (per 25 Paesi, inclusa la Cina).
Nello studio ci sono molteplici indicazioni sulla resilienza delle scelte di investimento sostenibile individuale, in termini di confronto con gli ultimi anni, e di proiezioni future, con risultati che equiparano le propensioni tra le due parti dell’Atlantico (Europa e Usa), e l’impennata di queste ambizioni nei Paesi asiatici. In senso generale, i risultati sono trainati dalle giovani generazioni.
In sintesi, l’88% degli investitori a livello globale, scrive la ricerca, sono interessati all’investimento sostenibile, con oltre la metà (51%) che si dice addirittura “molto interessato”. In prospettiva, oltre la metà pianifica di aumentare l’allocazione verso gli investimenti sostenibili nel prossimo anno, e solo il 3% prevede di ridurli.
La principale motivazione è la convinzione che gli investimenti sostenibili offrano oggi rendimenti comparabili o migliori rispetto alle allocazioni tradizionali.
E poi emerge la forza dei giovani. La quota di interessati sale dall’88% generale a percentuali che sfiorano il 100% per Gen Z e Millennial, con il 72% dei primi e il 69% dei secondi che si dicono “molto interessati”, a confronto con solo il 23% dei Baby Boomers.
L’IDENTITÀ ESG DEI GESTORI
Quando cerca una consulenza, scrive Morgan Stanley, il 77% degli investitori individuali globali dichiara di di scegliere un consulente finanziario o una piattaforma di investimento sulla base di strategie sostenibili. Questo sentimento è più forte per Gen Z e Millennial (il 90%) e significativamente più alto nell’Asia Pacifico (83%) rispetto al Nord America (74%) e all’Europa (76%).
Ciò suggerisce un’opportunità per i consulenti e le piattaforme di investimento di differenziare le loro offerte per attrarre nuovi clienti, dato che la ricchezza si trasferisce agli investitori più giovani negli anni a venire.
L’IDENTITÀ ESG DELLE AZIENDE
Tra il 69% e l’86% degli investitori dichiara di valutare un’azienda su un’ampia serie di questioni di sostenibilità quando prendono decisioni di investimento. La trasparenza aziendale e la gestione ambientale ottengono gli apprezzamenti più elevati, mentre argomenti come la diversità e l’inclusione dei consigli di amministrazione ricevono un’attenzione relativamente minore, ma comunque significativa (69%). Gli investitori più giovani affermano di essere molto più propensi a prendere in considerazione anche le pratiche aziendali meno mainstream nel proprio spettro di valutazione.
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