LAB governance Selection è lo spazio dedicato ad analisi, statistiche, contributi e commenti che fanno il punto su temi specifici del mondo della governance integrata. Una sorta di rassegna di aggiornamento sul fronte degli ESG, i modelli di business aziendali e le richieste degli investitori. È accessibile attraverso la newsletter dedicata al LAB.
Il servizio è riservato ai partner dell’ESG governance LAB.

 

ICMA

Overview and recommendations for sustainable finance taxonomies

A fronte delle diverse iniziative sia di mercato sia settoriali per definire tassonomie sulla sostenibilità, Icma (The International Capital Market Association) ha pubblicato uno studio che affronta la comparazione delle diverse caratteristiche e metodologie delle tassonomie ufficiali di Unione Europea (Eu Taxonomy), Cina e altre autorità nazionali così come altri sistemi quali i Green Bon Principles. Nel documento Icma delinea anche i cinque criteri che ritiene fondamentali affinché le tassonomie nazionali abbiano successo.

La tassonomia deve essere:

  1. “Targeted”, mirata nel suo scopo e obiettivi
  2. “Additional”, aggiuntiva in relazione ai framework internazionali esistenti
  3. “Usable”, utilizzabile dal mercato per tutti gli scopi previsti
  4. “Open and compatible”, aperta e compatibile con gli approcci e le iniziative complementari
  5. “Transition enabled”, abilitata alla transizione incorporando traiettorie e percorsi

 

MSCI 

 Race & Ethnicity Disclosure: US Companies’ Rocky Start – MSCI

Msci Esg Research ha condotto la sua prima indagine sulla composizione etnica della forza lavoro nelle grandi aziende comprese nel MSCI USA Investable Market Index (IMI). Un’analisi resa problematica dalla mancanza di trasparenza pubblica da parte delle compagnie in merito ai dati sui profili etnici e di genere dei dipendenti, ma divenuta tanto più pressante alla luce degli impegni presi da un numero crescente di aziende statunitensi per promuovere una maggiore inclusione e contrasto al razzismo.

Delle aziende contattate da MSCI, al febbraio 2021 solo un quarto hanno divulgato dati sulla composizione della forza lavoro in base ai gruppi etnici, mentre il 76% rendeva pubbliche le informazioni relative al genere dei propri dipendenti. Ma fra i primi, MSCI ha calcolato almeno 70 varianti nelle categorie demografiche utilizzate nel riportare i dati relativi alla composizione etnica. Alcune aziende prevedono un ventaglio dettagliato di etnie, mentre altre utilizzano categorie generiche, come quelle relative alle “persone di colore”. Come evidenzia la ricercatrice Christina Milhomem, la mancanza di uno standard nella reportistica di queste informazioni rende estremamente problematica la comparabilità fra le imprese e la capacità degli investitori di valutarne i progressi nell’inclusività.

Se guardiamo ai settori, quello delle utility ha le percentuali maggiori di aziende che forniscono informazioni sul genere (86,9%) e l’etnia (65,6%) dei lavoratori. Questo è anche il settore dove si trovano maggiori gruppi di risorse di dipendenti, per favorire l’inclusione (24,6%), o che adottano politiche di assunzioni in base a obiettivi di diversità (11,5%) o piano di sviluppo professionale per minoranze (4,9%).

Al contrario, il settore sanitario ha negli Stati Uniti la minore percentuali di aziende che divulga informazioni sul genere (68,3%) ed etnia (14,8%) dei dipendenti; il settore energetico è quello con la minore percentuale di piani professionali per le minoranze (0%), mentre il settore immobiliare detiene il numero più basso di politiche mirate per le assunzioni (1,4%) e di gruppi di risorse di dipendenti (2,1%).

 

CDSB

What, Why & How?

Il paper sottolinea le specifiche informazioni climate-related (in linea con le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures, Tcfd) che gli investitori ritengono utili nel loro processo decisionale. Queste indicazioni dovrebbero guidare chi redige i report climate related sulle aree su cui porre attenzione. I key takeaway sono:

  1. Il reporting è utilizzato in maniera ripetuta dagli investitori interessati al tema e deve esplicitare un chiaro percorso verso il pieno reporting Tcfd
  2. Le rendicontazioni qualitativa e rendicontativa sono ugualmente importanti
  3. La rendicontazione climate-related deve essere specifica per la società
  4. Le metodologie utilizzate devono essere standardizzate per le metriche e le analisi di scenario
  5. Le questioni climate-related devono essere integrate nel report principale nel modo in cui sono state integrate nel processo di business ma è necessario segnalare appropriatamente dove le informazioni rilevanti alla Tcfd sono posizionate
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