ET.PUBLICAFFAIRS - RESOCONTO SU NORME, REGOLE E LOBBY

Osservatorio di compliance ESG/ 83

2 Ott 2020
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Rischi Esg, Eba pubblica un sondaggio - Sri, la Bce accetterà i green bond come collateral - Sdgs, l'Onu presenta una guida per cfo - Esas, survey sul "prodotto" nella Sfdr - Cei: investire in prodotti etici oltre che Esg

Osservatorio di compliance ESG è la nuova denominazione degli articoli de “La stanza dei bottoni sostenibili”, raccolti nella sezione del sito ET.publicaffairs. Si tratta di un resoconto periodico sulle novità in termini di normativa, regolamenti, standard (contabili e non), prassi e procedure, e attività di lobbying nel campo della Csr, della finanza Sri e del social impact. La rubrica periodica è dedicata ai professionisti della sostenibilità, ed è integrata nell’abbonamento ET.pro.

RISCHI ESG, EBA PUBBLICA UN SONDAGGIO

Indagare pratiche e “opinioni” in materia di divulgazione dei rischi ambientali, sociali e di governance messe in atto dalle banche europee, nonché le classificazioni e le metriche utilizzate. È quanto si propone di chiarire l’Autorità bancaria europea (Eba) con un sondaggio online, pubblicato il 17 settembre e rivolto agli istituti di credito di grandi dimensioni. L’Authority Ue intende sostenere in questo modo il lavoro sulla disclosure (in forma volontaria) delle informazioni prudenziali sui rischi Esg all’interno delle comunicazioni di III Pilastro (quello che comprende obblighi di comunicazione di adeguatezza patrimoniale ai rischi) di Basilea III. I risultati dell’indagine saranno utilizzati nell’elaborazione di standard tecnici di attuazione (Its) sulla divulgazione di informazioni prudenziali di III Pilastro sui rischi di sostenibilità. La partecipazione è volontaria, la survey si conclude il 16 ottobre. Interessa chi si occupa di Authority e di normative europee.

SRI, LA BCE ACCETTERÀ I GREEN BOND COME COLLATERAL

      • OGGETTO: La Banca centrale europea ha annunciato che dal 1 gennaio 2021 accetterà i titoli legati a questioni climatiche o ambientali come garanzia per i propri finanziamenti
      • DATA: 22 settembre 2020
      • DOCUMENTI DI RIFERIMENTO: ECB to accept sustainability-linked bonds as collateral
      • NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
      • ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO: La Bce accetterà i green bond come collateral
      • PAROLE CHIAVE: Banca centrale europea, investimenti Sri, quantitative easing, Sustainability Linked Bonds, Tassonomia, Sdgs, Nazioni Unite, climate change, degrado ambientale

La Banca centrale europea dà una spinta senza precedenti agli investimenti Sri. E, nello stesso tempo, alla finanza sostenibile aziendale. Infatti, le obbligazioni con cedole legate a performance di sostenibilità ambientale saranno accettate, a partire dal 1 gennaio 2021, come garanzie da parte della European Central Bank. Se non, addirittura, come asset acquistabili nel quantitative easing. Questo è quanto emerge dalla decisione della Bce, diffusa il 22 settembre attraverso un comunicato stampa. Gli obiettivi di carattere climatico e ambientale, cui dovranno essere legate le cedole dei “Sustainability Linked Bond”, faranno riferimento a uno o più target disciplinati dalla regolamentazione europea sulla Tassonomia e/o uno o più Sdgs delle Nazioni Unite, relativi al climate change o al degrado ambientale. È rivolto a chi si occupa di investimenti Sri e normative europee.

SDGS, L’ONU PRESENTA UNA GUIDA PER CFO

La scorsa settimana è stato annunciato l’ennesimo framework di principi di sostenibilità. Nel contesto della 75esima assemblea delle Nazioni Unite, è stato presentato il documento “Principles for Integrated Sdg Investments and Finance”. L’obiettivo è quello di «guidare le aziende nell’allineare il proprio impegno sostenibile con strategie credibili di corporate finance, al fine di creare impatti reali in termini di sustainable development goals (Sdgs)». Di fatto, l’elemento che distingue l’iniziativa è quello di parlare direttamente alle imprese in qualità di soggetti “anche” finanziari, ma differenti dai player puri della finanza. Questa volta, la guida sugli Sdgs si rivolge a un target molto particolare: i chief financial officer. Si tratta di una legittimazione ufficiale della ritrovata connessione tra industria e finanza. Interessa chi si occupa di Sdgs e di investimenti sostenibili.

ESAS, SURVEY SUL “PRODOTTO” NELLA SFDR

Le autorità di vigilanza europee (Esas) Eba, Eiopa ed Esma hanno avviato una survey pubblica sugli aspetti di presentazione dei modelli di prodotto, ai sensi dell’articolo 8 (Trasparenza della promozione delle caratteristiche ambientali o sociali nell’informativa precontrattuale), paragrafo 3, dell’articolo 9 (Trasparenza degli investimenti sostenibili nelle informazioni precontrattuali), paragrafo 5, e dell’articolo 11 (Trasparenza della promozione delle caratteristiche ambientali o sociali degli investimenti sostenibili nelle relazioni periodiche), paragrafo 4, del regolamento sulle informazioni relative alla sostenibilità nei servizi finanziari (Regulation on sustainability‐related disclosures in the financial services – Sfdr). L’indagine è aperta ai commenti fino al 16 ottobre 2020. Le Esas propongono di standardizzare la divulgazione di informazioni per i prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali o che hanno un obiettivo sostenibile. È rivolto a chi si occupa di Authority e di investimenti sostenibili.

CEI: INVESTIRE IN PRODOTTI ETICI OLTRE CHE ESG

La Chiesa cattolica si è dotata di una serie di linee guida per gli investimenti in cui integra i criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) con le caratteristiche tipiche che deve avere un prodotto finanziario anche sotto un profilo “etico”. Con la sottoscrizione del documento “La Chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance”, lo scorso 24 febbraio la Conferenza episcopale italiana (Cei) ha individuato un punto nevralgico nell’azione della Chiesa (anche) come operatore economico e finanziario, individuando una dimensione allargata delle proprie linee guida, che possono costituire «un supporto per i privati che trovano nei principi della Chiesa Cattolica le indicazioni di come operare in finanza coerentemente con i valori evangelici». Nel documento la Cei rimarca la necessità di associare, alle attività di carattere economico, i «principi di sostenibilità dell’analisi Esg» e a questi affianca una quarta “compatibilità”: «Quella etica, coerente con i propri principi». Interessa chi si occupa di investimenti Esg e prodotti finanziari etici.

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