Per i grandi gestori, l’oil è ancora prima del green
Un nuovo studio di BloombergNef rivela che i principali gestori patrimoniali mondiali stanno ancora destinando la maggior parte degli investimenti a compagnie energetiche ad alta intensità di carbonio, rallentando la transizione verso un’economia a basse emissioni.
Come anticipato dalla rassegna stampa di questa settimana, la ricerca ha analizzato quasi 70mila fondi che investono in società impegnate nella fornitura di energia sulla base di un nuovo indicatore, il “Energy Supply Fund-enabled Capex Ratio” (Esfr). Dal report emerge che per ogni 10 milioni di dollari destinati alla produzione fossile, solo 4,8 milioni vanno all’energia pulita. I colossi statunitensi degli investimenti Blackrock e Vanguard hanno punteggi Esfr rispettivamente di 0,47 e 0,48, mentre i gestori europei raggiungono 0,85. Il basso investimento in tecnologie pulite è attribuito alla percezione di una scarsa investibilità del settore. Inoltre, i dati evidenziano un mancata allineamento con l’obiettivo Net Zero a livello globale. Lo studio sollecita quindi una maggiore azione politica e un segnale più forte al mercato.
BlackRockBloombergNEFstudiericercheVanguard