ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… fanno sostenibilità/ 102

6 Ott 2023
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Una selezione dei protagonisti della sostenibilità che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. Una parte del mondo raccolto nelle ET.directories: Valeria Picchio, Gary Gensler, James Pereira-Stubbs, Vitaline Yeterian, Emilie Goodall

Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO CON…

Valeria Picchio, Coordinatrice del Comitato Tecnico di Assofondipensione

ARTICOLO: Previdenza in cerca di Dna sostenibile

La ricerca “L’Esg applicato dai fondi pensione”, sviluppata da ET.Group – The ESG knowledge company con Assofondipensione e il supporto di Nuveen, ha coinvolto 26 fondi pensione e ha visto importanti conferme nell’utilizzo dell’ESG Identity come modello di selezione dei gestori. «I risultati della sesta edizione del sondaggio evidenziano un aumento della partecipazione dei fondi pensione negoziali, che nel 2023 raggiunge l’81% a fronte del 78% dello scorso anno, e una rinnovata sensibilità ai temi Esg. È aumentato il numero di quelli che producono reportistica annuale su attività di engagement. Alcuni fondi inoltre hanno avviato importanti esperienze di esercizio del diritto di voto», ha commentato Valeria Picchio, Coordinatrice del Comitato Tecnico di Assofondipensione. «Sappiamo bene che l’attenzione riservata ai temi Esg oggi non è dettata solo dal “sentimento”, ma è fortemente condizionata dagli adempimenti normativi comunitari spesso faticosi e sempre più stringenti», ha aggiunto.

ABBIAMO PARLATO DI…

Gary Gensler, presidente della Sec.

ARTICOLO: Stretta della Sec sui nomi dei fondi

La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha approvato una revisione della “Name Rule”, la legge che regola i nomi dei fondi. Gli emendamenti adottati il 20 settembre riguardano nello specifico le etichette dei fondi “Esg”, “Growth” e “Value”, che dovranno investire almeno l’80% del valore dei loro asset in investimenti coerenti con il nome del fondo. Introdotti anche nuovi requisiti di disclosure, revisione e archiviazione. Le nuove regole, molto più severe, mirano a frenare le affermazioni esagerate sugli investimenti Esg, nomi ingannevoli o label che possano fuorviare gli investitori sul tipo di investimento e sui rischi. «Poiché il settore dei fondi si è sviluppato negli ultimi due decenni, le lacune nell’attuale Name Rule possono minare la protezione degli investitori. Le regole adottate oggi contribuiranno a garantire che il portafoglio e il nome di un fondo siano allineati», ha spiegato Gary Gensler, presidente della Sec.

ABBIAMO PARLATO DI…

James Pereira-Stubbs, Chief Client Officer di Oxford Risk

ARTICOLO: Gestori nella nebbia sui requisiti Mifid 2

Da uno studio di Oxford Risk, gli esperti di finanza comportamentale, che ha coinvolto 210 gestori patrimoniali, emerge che i gestori europei faticano ancora con le valutazioni di sostenibilità della clientela. La ricerca evidenzia che solo il 38% del campione conosce e comprende appieno le direttive Mifid dell’Esma sulle valutazioni relative alle preferenze in materia di sostenibilità. Tuttavia, la maggior parte considera le procedure di profilazione sulla sostenibilità utili a migliorare la relazione con il cliente. «Una migliore conoscenza delle preferenze dei clienti in materia di sostenibilità, una migliore evidenza di tali preferenze e una migliore presentazione ai clienti di come queste preferenze si abbinino agli investimenti adatti a loro. Se si riesce a fare questo, non solo si rispettano le disposizioni legislative, ma si ottengono anche clienti più impegnati, una migliore crescita degli asset e una maggiore fidelizzazione», ha commentato James Pereira-Stubbs, Chief Client Officer di Oxford Risk.

ABBIAMO PARLATO DI…

Vitaline Yeterian, Senior Vice President, European Financial Institutions di Dbrs Morningstar

ARTICOLO: Dbrs Morningstar, l’ambiente cambia poco i rating di credito

Dbrs Morningstar ha pubblicato un’analisi che fornisce informazioni sull’influenza dei fattori ambientali sui rating di società, governi, veicoli di finanza strutturata e istituzioni finanziarie da loro valutati. Emerge che, al momento, i fattori climatici hanno un impatto marginale sui rating di credito all’interno della copertura di Dbrs Morningstar, ma è molto probabile che aumenti nei settori in cui gli emittenti sono più lenti ad adattarsi ai cambiamenti normativi o non hanno effettuato una transizione adeguata verso le emissioni nette pari a zero. «Stiamo monitorando attentamente le preoccupazioni ambientali e il modo in cui gli emittenti si stanno adattando a un contesto normativo in rapida evoluzione e all’aumento di eventi meteorologici estremi, tuttavia le implicazioni nelle nostre valutazioni del credito rimangono per ora contenute», ha affermato Vitaline Yeterian, Senior Vice President, European Financial Institutions di Dbrs Morningstar.

ABBIAMO PARLATO DI…

Emilie Goodall, Head of Stewardship, Europe, di Fidelity International

ARTICOLO: Fidelity: «C’è ancora tanto da fare per la giusta transizione»

La strada verso la giusta transizione è ancora lunga, secondo il sondaggio che Fidelity International ha svolto sul tema coinvolgendo oltre 120 tra investitori istituzionali e società di intermediazione degli investimenti in Paesi selezionati in Europa e Asia. Il concetto è noto solo al 42% degli intervistati e il 43% ritiene che sia improbabile raggiungere una giusta transizione come società. «L’impatto sociale della transizione verso un’economia sostenibile deve essere una considerazione centrale. Sebbene gli investitori stiano iniziando a comprenderne l’importanza, il nostro sondaggio indica che è necessario promuovere una maggiore consapevolezza. Il cuore del nostro approccio è la stewardship attiva: avviare e combinare l’impegno aziendale dal basso verso l’alto, l’impegno tematico dall’alto verso il basso e la stewardship a livello di sistema per ottenere il massimo impatto», ha dichiarato Emilie Goodall, Head of Stewardship, Europe, di Fidelity International.

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