ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… fanno sostenibilità/ 69

19 Mar 2021
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Una selezione dei protagonisti della sostenibilità che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. Una parte del mondo raccolto nelle ET.directories: Alessandro Fabbroni, Stefania Luzi, Maurizio Agazzi, Robert Noyes, Allison Herren Lee

Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO con…

Alessandro Fabbroni, ceo di Sesa

INTERVISTA: Sesa: «Successo sostenibile, strumento per il cda»

Sesa è una delle prime società ad aver inserito il concetto di successo sostenibile in statuto. Lo ha fatto scegliendo di modificare l’art.19 («L’organo amministrativo guida la società perseguendo il successo e la crescita sostenibile a beneficio degli azionisti»), guardando quindi in maniera specifica al mandato degli amministratori. «La mossa è il primo passo per mettere il cda nella condizione di lavorare con un obiettivo di sostenibilità che riteniamo trasversale alle forme giuridiche», ha spiegato a ETicaNews Alessandro Fabbroni, ceo dell’azienda attiva nel settore delle soluzioni di innovazione tecnologica e dei servizi informatici e digitali per il business, spiegando come la scelta è stata accolta dagli azionisti e le ragioni tecniche alla base della decisione. «Questa direzione è stata apprezzata dai nostri azionisti chiamati in assemblea straordinaria. L’assise ha avuto un quorum dell’82%, un valore record per una assemblea straordinaria focalizzata sulla governance», ha ribadito il ceo, sottolineando che «sulla specifica votazione del successo sostenibile abbiamo registrato il voto positivo unanime di tutti i nostri azionisti».

ABBIAMO PARLATO con…

Stefania Luzi, responsabile area Economia e Finanza di Mefop

ARTICOLO: Srd II, per i fondi pensione meglio “explain” che “comply”

Entro il 28 febbraio 2021, i fondi pensione erano tenuti a pubblicare sui propri siti web, secondo il principio “comply or explain”, la propria “politica di impegno” come stabilito dal “Regolamento in materia di trasparenza della politica di impegno e degli elementi della strategia di investimento azionario dei fondi pensione” introdotto con delibera Covip del 2 dicembre 2020 secondo la Shareholders Rights Directive II (Srd II). «Dai documenti che abbiamo avuto modo di visionare, la maggior parte dei fondi pensione ha preferito adottare l’explain. Soltanto alcuni soggetti si sono diretti verso il “partial comply”», ha commentato Stefania Luzi, responsabile area Economia e Finanza di Mefop. Il comply or explain è infatti un «concetto così flessibile da consentire ai destinatari della norma di adeguarsi anche in parte, ad esempio, essere compliant con il monitoraggio ma non esercitare il diritto di voto e spiegare le motivazioni di quest’ultima scelta, in tal modo consentendo ai fondi pensione, che avevano già posto in essere talune attività sui temi della Srd II, di non disperderne il valore e darne adeguata evidenza».

ABBIAMO PARLATO con…

Maurizio Agazzi, direttore generale Fondo Cometa

ARTICOLO: Srd II, per i fondi pensione meglio “explain” che “comply”

Entro il 28 febbraio 2021, i fondi pensione erano tenuti a pubblicare sui propri siti web, secondo il principio “comply or explain”, la propria “politica di impegno” come stabilito dal “Regolamento in materia di trasparenza della politica di impegno e degli elementi della strategia di investimento azionario dei fondi pensione” introdotto con delibera Covip del 2 dicembre 2020 secondo la Shareholders Rights Directive II (Srd II). Maurizio Agazzi, direttore generale fi Fondo Cometa, spiega a ETicaNews come i fondi pensione negoziali abbiano «un po’ subito questo adempimento», che è andato ad appesantire la mole di lavoro dei fondi pensione. «C’è stato però un momento di riflessione importante anche all’interno di Assofondipensione, con la definizione di un corso, della durata di quattro giornate, per la preparazione alla norma. Questo ha dimostrato anche la volontà di adeguarsi alla definizione di best practice e linee guida da portare avanti sia come industria sia come associazione». Un punto centrale nella politica di impegno di Cometa riporta alla connessione tra Srd II e l’altra normativa europea che interessa gli attori istituzionali: Iorp II, laddove si sottolinea che la politica di impegno di Srd II «è svolta nell’esclusivo interesse degli aderenti».

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Robert Noyes, attivista e ricercatore di Platform

ARTICOLO: Pensioni Uk, il “divestment” è greenwashing al contrario

Il Regno Unito fa il punto sulla mole di investimenti che i fondi pensione degli enti locali detengono in società attive nei combustibili fossili. E si delinea una riflessione sulla possibilità che un eventuale divestment incondizionato possa rivelarsi controproducente. Parla di “dirty pensions” il report “Divesting to protect our pensions and the planet” di Platform, Friends of the Earth e Friends of the Earth Scotland, e sottolinea come, nonostante più di tre quarti dei consigli locali abbia dichiarato un’emergenza climatica, nell’anno finanziario 2019/20 i piani pensionistici dei municipi britannici detenessero 9,9 miliardi di sterline di investimenti in società di combustibili fossili. Lo studio parla di rischio finanziario e politico. «Dopo un decennio di austerità e il devastante impatto economico di Covid in tutto il Regno Unito, i consigli locali possono utilizzare i loro fondi pensione per sostenere le priorità di investimento locali. Alcuni lo fanno già, e nel 2021, è tempo che altri seguano il loro esempio», ha dichiarato Robert Noyes, attivista e ricercatore di Platform, e uno degli autori dello studio.

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Allison Herren Lee, presidente della Securities and Exchange Commission

ARTICOLO: La Sec lancia la task force sugli Esg e il clima

La Securities and Exchange Commission (Sec) ha annunciato la creazione di una task force Esg per il clima nella sua divisione interna sull’enforcement. La nuova task force avrà il compito di identificare irregolarità negli obblighi Esg per gli operatori dei mercati finanziari americani. L’authority statunitense si dota così di uno strumento per vigilare sul rispetto della normativa sulla trasparenza per gli investitori nell’ambito dei rischi legati al cambiamento climatico. «I rischi legati ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità rappresentano questioni cruciali per gli investitori e i mercati dei capitali», ha dichiarato la presidente in carica della Sec, Allison Herren Lee. «La task force annunciata oggi giocherà un ruolo decisivo nell’incrementare e coordinare gli sforzi della divisione enforcement, l’ufficio per le denunce anonime e altri uffici dell’agenzia, in modo da rafforzare il lavoro della Commissione su queste tematiche».

 

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