ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… fanno sostenibilità/ 94

10 Feb 2023
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Una selezione dei protagonisti della sostenibilità che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. Una parte del mondo raccolto nelle ET.directories: Chiara Mosca, Mark Babington, Anyve Arakelijan, Isabel Schnabel, Jerome Powell

Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DI…

Chiara Mosca, Commissaria Consob

ARTICOLO: Mosca (Consob): greenwashing, sfida condivisa

Durante il convegno “Investimenti sostenibili. Conoscenze, attitudini e scelte degli investitori italiani ” dedicato ai risultati dell’ottavo Rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, la Commissaria della Consob, Chiara Mosca, ha affermato che «il contrasto del greenwashing è una priorità globale ed è nell’agenda dei regulator internazionali». Mosca ha indicato che «i dati rivelano che il greenwashing, inteso come affermazioni fuorvianti sulle effettive caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, è fra i timori e i rischi percepiti dagli investitori». La commissaria ha concluso il suo intervento: «Può forse dirsi, con un po’ di ottimismo che, a fronte di un quadro della finanza sostenibile articolato e ancora in costruzione, sia condivisa tra gli operatori del sistema la consapevolezza di quanto i rischi di greenwashing possano minare la fiducia degli investitori ancor prima che il mercato degli investimenti sostenibili possa pienamente (e ordinatamente) svilupparsi».

ABBIAMO PARLATO DI…

Mark Babington, executive director of regulatory standards del Financial Reporting Council

ARTICOLO: Uk, faro dell’Authority sugli auditor Esg

Il Financial Reporting Council del Regno Unito ha pubblicato il 30 gennaio la versione aggiornata del suo Statement of Intent on Esg, in cui ha delineato le aree del reporting Esg su cui si concentrerà nel 2023. Nel mirino dell’attività di vigilanza è finito anche il lavoro degli auditor aziendali sui rischi climatici ed Esg per prevenire il greenwashing. «La dichiarazione di intenti evidenzia le sfide e le opportunità in corso per la produzione di reporting e disclosure ESG e dove il Frc si focalizzerà nel 2023 per continuare a guidare e fornire esempi di best practice, sia nel Regno Unito che a livello internazionale. Migliorare la trasparenza sui rischi e sulle opportunità legati al clima e agli Esg, e la relativa governance, è una priorità chiave per il nostro lavoro, a beneficio di tutti gli stakeholder che richiedono una rendicontazione utile per prendere decisioni e a sostegno di un processo decisionale efficace nei mercati dei capitali», ha affermato Mark Babington, executive director of regulatory standards del Financial Reporting Council.

ABBIAMO PARLATO DI…

Anyve Arakelijan, Regulatory Policy Adviser di Efama

ARTICOLO: Greenwashing, la definizione legale fa paura

L’European Fund and Asset Management Association (Efama) ha risposto alla Call for evidence delle Esas sul greenwashing, esprimendo dubbi sulla definizione legale. «I comportamenti intenzionalmente fuorvianti relativi agli investimenti sostenibili non dovrebbero essere tollerati, allo stesso modo in cui non sono tollerate altre pratiche fuorvianti in materia di rischio o prestazioni. Tuttavia, considerando l’attuale grado di incertezza e l’evoluzione in corso sul fronte della normativa, dobbiamo stare attenti a non applicare il termine greenwashing in modo troppo ampio», ha spiegato Anyve Arakelijan, Regulatory Policy Adviser di Efama. «È fondamentale rafforzare la comprensione di ciò che costituisce greenwashing e avere un’azione di vigilanza armonizzata per affrontare questo rischio. Altrimenti la fiducia degli investitori nella finanza sostenibile potrebbe essere gravemente compromessa, minacciando gli sforzi per la transizione verso un’economia più sostenibile».

ABBIAMO PARLATO DI…

Isabel Schnabel, membro dell’Executive Board

ARTICOLO: La Bce lancia nuovi indicatori climatici per la finanza

La Banca centrale europea (Bce) ha presentato una nuova serie di indicatori statistici relativi al clima per aiutare a valutare meglio l’impatto dei rischi legati al clima sul settore finanziario e e per monitorare gli sviluppi della finanza sostenibile e della transizione verde. L’istituto di Francoforte ha avvertito che il primo set contiene indicatori sono o sperimentali o analitici e che lavorerà per migliorare la metodologia e i dati utilizzati, in modo da adeguare gli indicatori ai suoi standard di qualità ufficiali. «Abbiamo bisogno di una migliore comprensione di come il cambiamento climatico influenzerà il settore finanziario e viceversa. Per questo, lo sviluppo di dati di alta qualità è fondamentale», ha spiegato Isabel Schnabel, membro dell’Executive Board. «Gli indicatori sono un primo passo per aiutare a ridurre il divario dei dati sul clima, che è fondamentale per compiere ulteriori progressi verso un’economia climate-neutral».

ABBIAMO PARLATO DI…

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve

ARTICOLO: Powell: la Fed non farà il policymaker sul clima

Durante una conferenza alla Banca centrale svedese, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha detto che la Banca centrale Usa non sarà coinvolta in questioni, come il cambiamento climatico, che vanno oltre il suo mandato. Powell ha ribadito che i cambiamenti climatici non sono una considerazione principale per la Fed nello sviluppo della politica monetaria e che le questioni legate al clima sono di competenza del governo federale. «Le decisioni sulle politiche per affrontare il cambiamento climatico dovrebbero essere prese dai rami eletti del governo e riflettere la volontà del pubblico espressa attraverso le elezioni», ha spiegato Powell. «Senza un’esplicita legislazione del Congresso, sarebbe inappropriato utilizzare la nostra politica monetaria o gli strumenti di vigilanza per promuovere un’economia più verde o per raggiungere altri obiettivi climatici», ha aggiunto, ribadendo «Non siamo, e non saremo, un policymaker sul clima».

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