ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 103

1 Dic 2023
Directories Sustainability Trend Commenta Invia ad un amico
Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Unep Fi, Commissione europea, EU Tax Observatory, PwC, Forum per la Finanza Sostenibile

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DEL PAPER…

Nature-Positive Insurance: Evolving Thinking and Practices” (Unep Fi)

ARTICOLO: Natura, le assicurazioni studiano l’impatto

L’United Nation Environment Programme Finance Initiative (Unep Fi) illustra il ruolo che il settore assicurativo può svolgere nel supportare gli obbiettivi del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (Gbf), concordato alla riunione della Cop15 sulla biodiversità nel dicembre 2022, e quindi sostenere la transizione verso un’economia globale con un impatto positivo sulla natura entro il 2050. Lo studio fa il punto sul percorso del comparto in rapporto agli obiettivi naturali: l’avvicinamento dell’industria assicurativa alle tematiche ambientali è iniziato nel 2012 con l’introduzione dei Principles for Sustainable Insurance Initiative (Psi) e la definizione di linee guida Esg per il ramo danni nel 2020 e per il ramo vita e salute nel 2022. Oggi, allocando risorse in progetti “nature-based solutions”, il settore può ridurre i rischi e le perdite derivanti da catastrofi naturali e giocare un ruolo centrale nella preservazione e recupero di interi ecosistemi.

ABBIAMO PARLATO DEL SONDAGGIO…

SMEs and skills shortages” (Commissione europea)

ARTICOLO: Le pmi Ue non chiedono competenze Esg

Le pmi denunciano e temono una carenza di competenze. Allo stesso tempo, rivelano l’incapacità di cogliere la relazione tra competenze e crescita sostenibile, evidenziando quanto la complessità della sostenibilità non sia ancora del tutto compresa. È il messaggio principale che emerge dal nuovo sondaggio Eurobarometro, pubblicato il 14 novembre e realizzato da Ipsos European Public Affairs per conto della Commissione europea, che ha coinvolto oltre 19.350 aziende in 27 Stati membri dell’Ue e in diverse nazioni extraeuropee. La carenza di competenze si configura come il problema principale per le pmi, in particolare per il 53% delle microimprese, il 65% delle piccole imprese il 68% delle medie imprese. Tale deficit impedisce alle imprese di raggiungere il loro pieno potenziale e limita la crescita sostenibile. Oltre alla mancanza di competenze, ostacoli normativi e difficoltà nell’accesso ai finanziamenti occupano le prime posizioni nella lista delle sfide più critiche.

ABBIAMO PARLATO DEL REPORT…

Global Tax Evasion Report 2024” (EU Tax Observatory)

ARTICOLO: Così l’evasione globale brucia la “S”

La globalizzazione e i meccanismi moderni mettono a rischio la sostenibilità sociale del sistema fiscale internazionale. È la denuncia che arriva dal Global Tax Evasion Report 2024, progetto che si fonda su un laboratorio di ricerca condotto dal 2021, in collaborazione con le amministrazioni fiscali locali. Il report si focalizza sulle sfide per la tassazione delle multinazionali e di individui con un elevato patrimonio, che culminano sia in pratiche manifestamente illegali, come l’omissione di denuncia dei redditi su conti bancari offshore, sia in “metodi” di evasione, collocabili in una “zona grigia” della legalità tra l’elusione e l’evasione, come il trasferimento dei profitti ad altre aziende con nessuna sostanza economica. Si parla anche di pratiche legali, come il trasferimento di residenza nei paradisi fiscali. Il  documento evidenzia come l’imposta minima globale del 15% per le multinazionali sia stata un flop; mentre i miliardari godono di aliquote fiscali effettive tra lo 0% e lo 0,5% della loro ricchezza.

ABBIAMO PARLATO DELL’INDAGINE…

Global Investor Survey 2023” (PwC)

ARTICOLO: Investitori, cala fiducia sui dati aziende

Gli investitori sono sempre più preoccupati per il greenwashing delle aziende e ritengono che il loro reporting sulle prestazioni di sostenibilità contenga affermazioni non supportate. È la fotografia scattata dal Global Investor Survey 2023 di PwC, per il quale sono stati intervistati 345 investitori e analisti in 30 Paesi. L’indagine ha riscontrato un ampio consenso tra gli investitori sull’importanza dei temi Esg: il 70% concorda che dovrebbero essere incorporati direttamente nella strategia aziendale e il 75% afferma che la gestione di rischi e opportunità legati alla sostenibilità da parte delle aziende è un fattore importante nel processo decisionale. Il 69% ha dichiarato che aumenterebbe i propri investimenti in società che gestiscono con successo questioni Esg rilevanti per le prestazioni e le prospettive dell’azienda, e il 67% aumenterebbe gli investimenti in società che cambiano la propria condotta aziendale per avere un impatto benefico sulla società o sull’ambiente.

ABBIAMO PARLATO DELLA SURVEY…

La finanza sostenibile oltre i pregiudizi” (Forum per la Finanza Sostenibile)

ARTICOLO: Il paper che smonta gli attacchi agli Esg

Rispondere alle critiche alla finanza sostenibile e agli attacchi ai criteri Esg, attraverso prove tecniche e scientifiche e facendo ricorso a fonti affidabili e imparziali, casi di studio e best practice. È l’obiettivo del paper presentato dal Forum per la Finanza Sostenibile nell’ambito delle Settimane SRI. Lo studio, frutto di un gruppo di lavoro avviato dal Forum con i propri Soci, e curato da Isabel Reuss, «punta a dimostrare l’infondatezza di molti argomenti contrari alla finanza sostenibile da un punto di vista scientifico, e ribadire invece l’importanza di quest’ultima come motore del progresso economico, sociale e ambientale». Il documento risponde a dieci falsi miti, spesso diffusi da fonti basate su opinioni ideologiche e politiche o condizionate da lobby, offrendo un’analisi chiara e puntuale in cui, pur riconoscendo le questioni ancora aperte, si evidenzia che la finanza sostenibile non solo crea valore a lungo termine e riduce i rischi, ma ha anche un impatto positivo sulle aziende, le comunità e il sistema finanziario nel suo insieme.

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