ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 105

16 Feb 2024
Directories Sustainability Trend Commenta Invia ad un amico
Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Deloitte, Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing, Morningstar, Banca centrale europea, PwC

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DELL’INDAGINE…

State of Generative AI in the Enterprise – Quarter one report” (Deloitte)

ARTICOLO: IA nelle aziende, alto rischio governance

Deloitte ha condotto la sua prima indagine trimestrale sugli attuali impieghi dell’Intelligenza Artificiale Generativa nelle organizzazioni. La ricerca è stata realizzata da ottobre a dicembre 2023 e ha coinvolto 2.835 business e technology leader. Governance e rischio sono aree critiche in cui l’Ia è ancora carente: i leader vedono all’orizzonte impatti sociali significativi e auspicano una maggiore regolamentazione e collaborazione a livello globale. Secondo il 48% degli intervistati, l’Ia avrà un impatto trasformativo sulle aziende in uno o tre anni da oggi, secondo il 14% avrà invece un effetto nell’immediato. Il 56% delle aziende parte dell’indagine ha dichiarato di concentrarsi sui vantaggi tattici dell’Ia (produttività ed efficienza) e il 26% vorrebbe muovere i dipendenti verso compiti di maggior valore. Il 35% spera di ridurre i costi e il 26% di aumentare il fatturato grazie all’adozione dell’Ia, mentre il 29% utilizzerebbe l’Ia per incoraggiare crescita e innovazione.

ABBIAMO PARLATO DELLA SURVEY…

Sustainable Signals Understanding Individual Investors’ Interests and Priorities” (Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing)

ARTICOLO: Il 54% del mercato aumenterà l’Esg nel 2024

Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing, in partnership con Morgan Stanley Wealth Management, ha pubblicato la quinta edizione della sue survey per valutare l’interesse per la sostenibilità e capire dove gli investitori vedono le maggiori opportunità e i potenziali rischi. La ricerca ha coinvolto 2.820 investitori individuali attivi negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. Emerge che la maggioranza degli investitori globali è interessata agli investimenti sostenibili e più della metà ha in previsione di aumentare l’allocazione in investimenti sostenibili. Questo risultato è dovuto anche alla performance finanziaria: il 70% degli investitori ritiene che pratiche Esg solide possano portare a rendimenti più elevati. Permangono timori per i rischi di greenwashing. Tra i temi preferiti, il clima è quello che ancora domina. Infine, circa il 60% dei partecipanti sceglierà un consulente finanziario o una piattaforma di investimento in base all’offerta di investimenti sostenibili.

ABBIAMO PARLATO DEL REPORT…

Global Sustainable Fund Flows: Q4 2023 in Review” (Morningstar)

ARTICOLO: Fondi Esg? Europa e Usa due mercati opposti

Gli investimenti sostenibili attraggono ancora? Certo che sì, ma dipende da quale delle due parti dell’Oceano. In base ai dati della raccolta globale riferiti all’ultimo trimestre 2023 diffusi da Morningstar, gli investitori hanno preferito ritirare i loro investimenti in asset sostenibili. Dal report emerge che i fondi sostenibili globali hanno subito deflussi pari a -2,5 miliardi di dollari e, per la prima volta, sono scesi in territorio negativo. Tuttavia, i deflussi più significativi (pari a 5 miliardi di dollari) nell’ultimo trimestre si sono registrati negli Stati Uniti; mentre al contrario l’Europa registra una raccolta positiva di 3,3 miliardi di dollari. Il patrimonio dei fondi sostenibili globali è aumentato dell’8% nell’ultimo trimestre, raggiungendo i 3.000 miliardi di dollari a fine dicembre. E non cala la domanda di fondi, tanto che anche lo sviluppo dei prodotti è aumentato. Nel quarto trimestre sono stati lanciati oltre 120 nuovi fondi sostenibili a livello globale.

ABBIAMO PARLATO DEL PAPER…

Risks from misalignment of banks’ financing with the EU climate objectives. Assessment of the alignment of the European banking sector” (Banca centrale europea)

ARTICOLO: Rischi transizione, Bce bacchetta le banche

I rischi derivanti dalla transizione verso un’economia decarbonizzata possono avere un effetto significativo sul portafoglio di credito degli istituti finanziari, soprattutto per quanto riguarda il credito alle società in settori ad alta intensità energetica. Per questo, per la prima volta, la Banca centrale europea (Bce) ha misurato il divario tra i portafogli di credito bancario e l’Accordo di Parigi. Emerge che il 90% delle grandi banche dell’eurozona sta finanziando aziende inquinanti che non sono sulla buona strada per raggiungere i target di Parigi nei prossimi cinque anni. La Bce ha confrontato l’intensità delle emissioni di ciascun istituto su un periodo di cinque anni con ciò che sarebbe richiesto nello scenario climatico Net zero entro il 2050 sviluppato dall’Agenzia internazionale per l’energia (Aie). Su 95 grandi banche analizzate, il 90% risulta disallineato ed esposto a rischi di transizione e il 70% è esposto a rischi per la reputazione e di contenziosi legali.

ABBIAMO PARLATO DEL SONDAGGIO…

Thriving in an age of continuous reinvention” (PwC)

ARTICOLO: I ceo inseguono la “reinvention” aziendale

I ceo hanno individuato il cambiamento climatico e la tecnologia come i megatrend che influenzeranno nel modo più significativo i business, soprattutto nei prossimi tre anni. Il 45% è convinto che la loro società non sopravvivrà per più di un decennio senza cambiare e la stragrande maggioranza sta pianificando, intraprendendo o ha già completato una serie di azioni per preparare la propria azienda ad affrontare i rischi e le opportunità di questi cambiamenti. È la fotografia scattata dalla 27^ Annual Global Ceo Survey di PwC, che ha coinvolto 4.702 ceo in 105 Paesi. Dal sondaggio di quest’anno emerge che due terzi dei ceo mirano a migliorare o riqualificare la propria forza lavoro; mentre più di tre quarti punta a innovare prodotti o servizi rispettosi del clima. Le altre iniziative relative ai cambiamenti climatici citate dagli ad riguardano il miglioramento dell’efficienza energetica e iniziative per proteggere beni e forza lavoro dal rischio climatico.

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