ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… studiano la sostenibilità/ 125
Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e costituiscono una parte rilevante del data base accessibile ai registrati ET.pro.
ABBIAMO PARLATO DELLO STUDIO…
“Monetary Policy for the green transition” (Bank for International Settlements)
ARTICOLO: Transizione, il peso delle politiche monetarie
La transizione verso un’economia a basse emissioni dipende non solo dalle norme Esg, ma anche dalle politiche monetarie. Lo studio mostra che quando le regole ambientali limitano la produzione di beni inquinanti, si genera uno shock di offerta con inflazione e rallentamento economico. Le banche centrali affrontano così un “dilemma verde”: contenere i prezzi con politiche restrittive, rallentando gli investimenti green, oppure tollerare un’inflazione più alta per favorire la transizione. La soluzione proposta è una terza via: sussidi mirati e politiche non convenzionali che incentivino la produttività del settore pulito, agendo da forza disinflazionistica e favorendo il coordinamento tra politiche monetarie, fiscali ed energetiche.
ABBIAMO PARLATO DELLA RICERCA…
“Greenwashing Alert System for EU Green Bonds: the Consob-University of Trento prototype” (Consob & Università di Trento)
ARTICOLO: Consob, prototipo di IA anti greenwashing
Consob e Università di Trento hanno sviluppato un prototipo di IA per la vigilanza sul greenwashing nei green bond. Il sistema analizza 3.405 emissioni Ue tra 2013 e il 2023, con un valore complessivo di 805 mld €, tramite i Large Language Models (ClimateBERT, ESGBERT) e un dizionario che collega i Green Bond Principles agli Sdg Onu. In tre fasi, l’IA estrae e classifica frasi dei report, rileva claim ambientali e sentiment, e genera statistiche. Emissione di alert avviene in caso di incongruenze tra SDG dichiarati e reali o eccesso di linguaggio opportunistico. Lo strumento SupTech punta a rafforzare trasparenza ed efficienza, ma richiede validazione su larga scala.
ABBIAMO PARLATO DELLA SURVEY…
“Voice of the Asset Owner Survey 2025 Quantitative Analysis” (Morningstar Indexes & Sustainalytics)
ARTICOLO: Morningstar: owner più Esg (Usa esclusi)
La survey, che ha coinvolto oltre 500 asset owner con 19,1 trilioni di dollari in gestione, mostra un quadro di incertezza e divergenze globali sull’Esg. Mentre in Europa e nell’Asia-Pacifico cresce la sua rilevanza, negli Stati Uniti diminuisce, spingendo il 40% a ridurre l’esposizione agli asset Usa. Il 69% continua a integrare criteri Esg, spinti da stakeholder, etica e doveri fiduciari, ma cresce la preoccupazione per i rendimenti e la carenza di dati. Il clima resta la priorità: metà misura l’impronta carbonica e il 46% investe in soluzioni green. La stewardship è ritenuta utile dal 77%. Le normative Esg sono viste positivamente 55%, pur con critiche a burocrazia e complessità.
ABBIAMO PARLATO DEL REPORT…
“How digitalisation supports firms’ strategies for climate change mitigation and adaptation” (Banca europea per gli investimenti)
ARTICOLO: Bei, il digitale spinge il clima nelle imprese
Il report mostra che la digitalizzazione favorisce strategie aziendali più integrate contro il cambiamento climatico. Analizzando 22.000 imprese in Ue e Usa, lo studio evidenzia che un aumento dell’indice di digitalizzazione accresce del 2% la probabilità di adottare una strategia duale (mitigazione + adattamento) e riduce quella di non reagire. Le tecnologie digitali, tramite sensemaking e practice making affordances, migliorano decisioni, efficienza e resilienza. L’effetto è più forte sulle Pmi e in Europa orientale, dove il “catch-up digitale” accelera la risposta climatica. Il digitale è così un abilitatore strategico della transizione verde, non un fine in sé.
ABBIAMO PARLATO DELLO STUDIO…
“Sustainable finance regulation, funds’ portfolio reallocation and real effects” (Banca d’Italia)
ARTICOLO: Banca d’Italia, occhio agli autogol art. 8
Lo studio mostra come con l’entrata in vigore della Sfdr i fondi articolo 8 abbiano riallocato i portafogli riducendo del 3,6% le partecipazioni in titoli con Esg risk elevato, spesso con disinvestimenti indiscriminati dalle imprese brown, indipendentemente dai loro progressi climatici. Ciò ha causato cali nei prezzi azionari, negli investimenti e nella spesa ambientale di tali aziende, con aumento delle emissioni. Lo studio avverte che una finanza sostenibile basata solo su esclusioni può ostacolare la transizione, invitando a riformare lo Sfdr per premiare il cambiamento reale.
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