ET.DIRECTORIES - I REPORT DELLE ULTIME TRE SETTIMANE

Quelli che… studiano la sostenibilità/ 70

14 Mag 2021
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Una selezione di studi e ricerche su business e finanza responsabili che ETicaNews ha incontrato nell'ultimo periodo. In questo numero: Msci, Financial Analyst Journal, Independent Investment Management Initiative, International Finance Corporation e Amundi, Cerved

Nella sua attività quotidiana, ETicaNews riporta o menziona con continuità ricerche, analisi, report sul business sostenibile e responsabile. Di seguito, riportiamo una selezione relativa alle ultime settimane, con una breve sintesi del contenuto e con un rimando al relativo articolo. Questi report sono una minima parte delle centinaia di ricerche che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e della finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.

ABBIAMO PARLATO DELl’analisi…

The Top 20 Largest ESG Funds – Under the Hood (Msci)

ARTICOLO: Msci riparte da Socrate: gli Esg? Prima “conosci te stesso”

Il miglior punto di partenza per scegliere un investimento responsabile? «L’introspezione». A prendere una posizione dai connotati più psicologici che tecnici è il principale provider di indici e informazioni Esg al mondo, Msci. Il report di fine aprile “The Top 20 Largest ESG Funds – Under the Hood” passa in rassegna i maggiori 20 fondi allineati ai fattori environmental, social e governance tra quelli coperti nel proprio perimetro di analisi. L’obiettivo è di dimostrare come «non tutti i fondi Esg sono uguali, e le loro politiche Esg e i risultati di sostenibilità risultanti possono variare significativamente». La ricerca mette a confronto molteplici fattori di diversità tra i fondi considerati. La distanza è ampia per tipologia di approccio (attivo o passivo, con una situazione quasi paritaria tra i due emisferi), geografia, età, e flussi in entrata nel 2020. L’analisi evidenzia una sostenibilità contraria ai luoghi comuni: bisogna anzitutto conoscere le proprie priorità.

ABBIAMO PARLATO DELlo studio…

Risk Mitigation of Corporate Social Performance in US Class Action Lawsuits (Financial Analyst Journal)

ARTICOLO: Integrare gli Esg riduce i rischi legali

Una gestione aziendale sostenibile riduce del 23% il rischio di controversie giudiziarie. E offre protezione in termini di valore di mercato nel caso di presentazione di un’azione legale. Sono i risultati dello studio Risk Mitigation of Corporate Social Performance in US Class Action Lawsuits pubblicato dal Financial Analyst Journal a firma di Daniel Fauser, ricercatore all’Università di St. Gallen in Svizzera ed equity analyst di Swisscanto Invest, e di Sebastian Utz, assistant professor in finanza sempre all’Università di St. Gallen. Il campione analizzato include circa 1.800 società statunitensi di 27 settori, per cui sono state raccolte informazioni sulle cosiddette controversie Esg e sulla performance Esg, così come dati finanziari e di mercato. Lo studio ha analizzato la relazione tra la performance Esg e il rischio di controversie legali attraverso una disamina delle class action americane.

ABBIAMO PARLATO DEL paper…

Regulating ESG: A step in the right direction (Independent Investment Management Initiative)

ARTICOLO: Iimi: la Sfdr è positiva, ma ci sono aspetti da chiarire

Più di tre quarti dei membri dell’Independent Investment Management Initiative (Iimi), un think tank di boutique asset management precedentemente noto come New City Initiative (Nci), ritengono che trarranno vantaggio dal rispetto della Sustainable Financial Disclosure Regulation (Sfdr) dell’Unione Europea, entrata in vigore a marzo. I risultati completi del sondaggio, condotto tra i membri dell’Iimi, sono inclusi nel paper “Regulating ESG: A step in the right direction”. Il 61% degli intervistati ritiene che il Regolamento migliorerà la concorrenza nel settore della gestione patrimoniale, mentre il 22% ritiene che avrà un impatto negativo. Alcuni membri chiedono alle autorità di regolamentazione dell’Ue di limitare l’importo che i fornitori di dati possono addebitare per la ricerca Esg e l’analisi. Il 66% dei membri ha già integrato il lavoro Esg nei processi dei team di investimento, mentre il 27% ha deciso di assumere specialisti Esg appositamente per affrontare le nuove normative.

ABBIAMO PARLATO DEL report…

Emerging Market (Em) Green Bond 2020 (International Finance Corporation e Amundi)

ARTICOLO: Mercati emergenti, verso i 100 miliardi di dollari di emissioni annuali

Nel 2023 le emissioni annuali di green bond nei mercati emergenti raggiungeranno i 100 miliardi di dollari. La stima è stata elaborata dalla terza edizione del report Emerging Market (Em) Green Bond 2020 pubblicato dall’International Finance Corporation (Gruppo Banca mondiale) insieme ad Amundi. La relazione fornisce una panoramica dell’evoluzione del mercato delle obbligazioni verdi dei mercati emergenti nel corso dell’ultimo anno e prende in esame i cambiamenti di politica e regolamentazione che hanno un impatto su tali emissioni. Nonostante l’impatto del Covid-19, le emissioni di green bond nei mercati emergenti nel 2020 hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari. A partire dal 2012, 43 mercati emergenti hanno emesso green bond per un ammontare complessivo pari a 226 miliardi di dollari e sette nuovi mercati hanno debuttato nel 2020. L’anno scorso la Cina si è confermata il più grande emittente di obbligazioni verdi nei mercati emergenti.

ABBIAMO PARLATO DEL rapporto…

Rapporto Italia sostenibile 2021 (Cerved)

ARTICOLO:  Cerved: sostenibilità, netto divario tra Nord e Sud

In Italia esiste un grosso divario tra Nord e Sud in termini di sostenibilità. Non solo: con la pandemia questa gap si è ampliato ulteriormente. Lo rivela il Rapporto Italia sostenibile 2021 di Cerved, che traccia una mappa dei punti di forza e delle debolezze del Paese, con l’obiettivo di contribuire allo sforzo di rilancio e di sviluppo sostenibile. Lo studio analizza tutte le province italiane sulla base di 280 indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale, aggregati in 20 criteri. Cerved ha anche condotto delle stime di impatto per valutare gli effetti dell’emergenza sanitaria su occupazione e investimenti delle imprese al 2021. Si stima una perdita di posti di lavoro che potrebbe arrivare fino a 1,9 milioni di lavoratori, con il tasso di disoccupazione che balzerebbe dal 10 al 17% entro la fine del 2021. Secondo il report, la crisi potrebbe toccare soprattutto il Mezzogiorno, ampliando ulteriormente i divari relativi alla digitalizzazione, alla tutela del territorio e all’inquinamento.

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