Sorpresa, i titoli green sovraperformano i principali indici
Il comparto delle energie rinnovabili sta vivendo un rilancio sui mercati finanziari. L’indice S&P Global Clean Energy Transition ha guadagnato quasi il 50% dall’aprile scorso, superando sia l’S&P 500 sia l’oro, entrambi intorno a un rialzo del 35 per cento.
A trainare la corsa è la crescente consapevolezza che la domanda energetica legata all’intelligenza artificiale non potrà essere soddisfatta senza un massiccio ricorso alle rinnovabili. Nonostante i tentativi dell’amministrazione Trump di ridimensionare le politiche verdi, Cina, India, Europa e diversi stati americani restano impegnati nella decarbonizzazione. Anche il calo dei tassi d’interesse negli Usa sostiene tale settore capital intensive e dipendente dal debito.
Il rinnovato entusiasmo ha favorito la raccolta di capitali: Brookfield Asset Management ha annunciato un fondo privato da 20 miliardi di dollari, il più grande al mondo dedicato alla transizione energetica, mentre Resolution Investors ha lanciato un fondo azionario climatico con target di 1 miliardo. L’indice green ha superato anche l’S&P Global Oil e quasi tutti i principali listini nazionali, con l’eccezione della Corea del Sud.
Pur restando a metà dei livelli record del 2021, quando i tassi erano ai minimi storici, alcuni analisti parlano di “glory days” per gli investimenti sostenibili, con mercati ed economia reale che accelerano insieme verso la transizione.
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