Terreni agricoli e forestali per il clima

4 Mag 2023
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I terreni agricoli e forestali costituiscono un’opzione sempre più interessante per gli investitori interessati a costruire portafogli allineati con gli obiettivi Net zero. Gli investimenti in timberland hanno il potenziale per diventare una soluzione di investimento net negative per il carbonio, grazie alla capacità delle foreste di rimuovere la CO2 dall’atmosfera. Anche il profilo di carbonio dei terreni agricoli regge favorevolmente il confronto con altri tipi di asset reali. Entrambi in genere offrono rendimenti molto stabili e possono fornire una copertura contro l’inflazione, fornendo anche benefici legati alle soluzioni climatiche naturali. In questa analisi, Gwen Busby, Head of Research and Strategy di Nuveen Natural Capital, spiega come gli investitori possano costruire portafogli che bilancino i loro obiettivi di decarbonizzaizone con risultati favorevoli in termini di rischio-rendimento.

PERCHÉ INSERIRE TIMBERLAND E FARMLAND NEI PORTAFOGLI?

Il legname e i terreni agricoli sono classi di attivi ben consolidate: gli investitori istituzionali vi investono da oltre 30 anni. Nuveen a fronte di un’esperienza ventennale di investimento in risorse naturali per conto di TIAA (Fondo Pensione Insegnati Americani) e dei principali investitori istituzionali mondiali, ha a disposizione molti dati di qualità per dimostrare i benefici a livello di portafoglio che queste due strategie possono generare. In termini di benefici tradizionali a livello di portafoglio, c’è una mancanza di correlazione con i cicli del mercato dei capitali e i benefici di diversificazione che ne derivano, insieme alle caratteristiche di copertura dell’inflazione “integrate” delle classi di attivi. Inoltre, il profilo di rendimento include una componente di cash yield molto stabile. Inoltre, gli investimenti in Farmland e Timberland possono anche servire come fonte di reddito non tradizionale grazie alla generazione di crediti di carbonio certificati. A seconda della strategia di investimento e degli obiettivi dell’investitore, i crediti possono essere conservati o utilizzati dal proprietario dell’asset naturale contribuendo al raggiungimento dei propri obiettivi netti. I pagamenti per i servizi ecosistemici, come il sequestro e lo stoccaggio del carbonio, possono potenzialmente migliorare sia i risultati finanziari che l’impatto ambientale positivo degli investimenti legati al capitale naturale che sono sempre più apprezzati.

QUALI SONO I VANTAGGI CLIMATICI?

In generale, come asset class, gli investimenti in capitale naturale, come i terreni boschivi e agricoli, presentano la minore intensità media di carbonio (o emissioni nette di CO2 per dollaro investito) tra le classi di attivo alternative e tradizionali. L’allocazione degli investimenti su Timberland e Farmland, con un profilo di emissioni netto negativo, può bilanciare i settori ad alta intensità di emissioni all’interno di un portafoglio istituzionale, aiutando a raggiungere gli obiettivi climatici in modo efficiente.

In Nuveen, disponiamo di framework di modellazione specifici per diverse classi di asset, tra cui modelli di ottimizzazione per i terreni agricoli e forestali. Questi ultimi includono un’intera gamma di strategie di investimento, tra cui le strategie incentrate sull’impatto, ovvero investimenti che sono destinati ad avere un effetto positivo intenzionale, diretto e misurabile su risultati ambientali o sociali, oltre a generare un rendimento corretto per il rischio. Siamo in grado di utilizzare i nostri framework di modellazione per ottimizzare i portafogli in termini di rischio-rendimento e di emissioni di carbonio. Cerchiamo di quantificare i compromessi tra questi elementi e, in alcuni casi, vediamo che la riduzione delle emissioni di CO2 non ha un costo per il bilancio rischio-rendimento. È possibile diversificare un portafoglio in modo che si traduca in minori emissioni e un migliore risultato in termini di rischio-rendimento.

CHE PESO HANNO I CREDITI DI CARBONIO?

Il valore dei crediti di carbonio è uno dei principali driver delle soluzioni climatiche naturali per gli investitori. In particolare, esiste un enorme potenziale per generare compensazioni di carbonio dalle strategie di riforestazione. Ci sono tre tipi di strategie di investimento forestale in grado di generare crediti: una migliore gestione forestale, progetti Redd (“Riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale”) e progetti di imboschimento o rimboschimento. A livello globale, penso che la riforestazione sia la strategia più scalabile per aumentare la quantità di carbonio rimosso dall’atmosfera e stoccato. Questa strategia offre anche il maggiore potenziale per generare crediti di carbonio verificati.

Man mano che l’economia globale progredisce verso la decarbonizzazione, il valore crescente assegnato al carbonio influenzerà il modo in cui gli investitori vedono le opportunità di investimento in timberland e farmland. La possibilità di sequestrare CO2 e di generare crediti di carbonio ha comportato la rivalutazione degli investimenti in legname oltre al suo valore come materia prima.

QUALI SONO I MAGGIORI RISCHI?

I rischi climatici fisici sono un fattore sempre più rilevante nelle nostre considerazioni strategiche sul posizionamento del portafoglio. Prestiamo molta attenzione ai pericoli climatici, come incendi, inondazioni e siccità, visti i loro potenziali impatti sugli asset e la crescente intensità e gravità di questi pericoli in alcune parti del mondo. A livello di portafoglio, consideriamo la nostra esposizione globale al rischio climatico. Stiamo cercando di costruire un portafoglio globale di timberland e farmland resistente ai rischi climatici, quindi diversificato tra regioni, specie e mercati. Pensiamo al rischio climatico anche in termini di gestione patrimoniale ed è incluso nella nostra due diligence per ogni asset. A livello di asset, valutiamo i pericoli climatici a cui potrebbero essere esposti, sia in termini di impatti fisici che di impatti finanziari, ed esaminiamo le possibilità di gestire questi rischi.

Gwen Busby, Head of Research and Strategy, Nuveen Natural Capital

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