I Ceo Climate Leader esortano a spingere la transizione

10 Ott 2025
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In vista della Cop30 che si terrà a Belém, in Brasile, dal prossimo 10 novembre, l’Alliance of CEO Climate Leaders ha pubblicato una lettera aperta in cui esorta i governi e le imprese ad accelerare la transizione verso un’economia resiliente e a basse emissioni di carbonio. La lettera avverte che la transizione è minacciata da crescenti difficoltà, con le attuali politiche globali che mettono il mondo a rischio di raggiungere un riscaldamento di 3 °C entro il 2100, con gravi conseguenze previste entro il 2050.

Nonostante i progressi reali nell’energia pulita, nell’elettrificazione, nell’agricoltura rigenerativa e nei modelli di business circolari, la transizione, si legge in una nota, sta rallentando a causa delle tensioni geopolitiche, delle pressioni fiscali e dell’incertezza politica. Le traiettorie attuali suggeriscono che il riscaldamento potrebbe superare i 2 °C entro la metà del secolo, con gravi ripercussioni sulle economie, sulle società e sugli ecosistemi.

L’Alleanza avverte che l’inazione è molto più costosa. Esistono casi aziendali comprovati in diversi settori: l’energia rinnovabile offre rendimenti competitivi, i mercati delle tecnologie pulite superano i 700 miliardi di dollari all’anno e i modelli circolari aumentano l’efficienza, aprendo opportunità di crescita per le imprese. Al di là dell’aspetto economico, la transizione rafforza la sicurezza energetica, crea milioni di posti di lavoro, migliora la salute e protegge la biodiversità.

L’Alleanza, organizzazione che fa riferimento al World Economic Forum, rappresenta 4mila miliardi di dollari di fatturato e 12 milioni di dipendenti in oltre 130 aziende. Tra il 2019 e il 2023, i suoi membri hanno ridotto le emissioni complessive del 12%, registrando al contempo una crescita del fatturato del 20 per cento.

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