Anche Vanguard si allontana dalla D&I

13 Feb 2025
In breve SRI Finance Commenta Invia ad un amico

Vanguard, una delle più grandi Sgr al mondo, ha aggiornato la sua policy di voto per le società americane nel suo portafoglio, diminuendo le aspettative di diversità per i board. Come anticipato nella rassegna stampa di questa settimana, il gestore continua a dichiarare nella policy di voto di «cercare che i consigli di amministrazione siano adatti allo scopo, riflettendo una sufficiente ampiezza di competenze, esperienze, prospettive e caratteristiche personali (come età, sesso e/o razza/etnia)», tuttavia l’aggiornamento non prevede più come fattore esplicito per le aziende investite di «avere un board che, come minimo, rappresenti la diversità delle caratteristiche del personale, inclusa almeno la diversità di genere, razza ed etnia».

I cambiamenti apportati coincidono con gli attacchi alle iniziative di diversità, equità e inclusione negli Stati Uniti dall’elezione di Donald Trump, e seguono il trend di diverse altre aziende e asset manager. Un portavoce di Vanguard ha confermato a Esg Today che le policy aggiornate «riflettono il panorama normativo in evoluzione nei mercati locali».

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