Decarbon, per Msci le aziende devono accelerare

16 Apr 2024
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Secondo l’ultima edizione del Net-Zero Tracker dell’Msci Sustainability Institute, la quota dei combustibili fossili nel mix energetico globale sta diminuendo, anche se lentamente. Tuttavia, le emissioni globali di gas a effetto serra (Ghg) si aggirano sui massimi storici (59,8 miliardi di tonnellate).

«Gli impegni concordati alla COP28 sono ora al centro della transizione climatica e per raggiungerli sarà necessario un rapido aumento a livello globale sia della capacità di energia rinnovabile sia di efficienza energetica. Una transizione ordinata verso un’economia a energia pulita richiederà investimenti pubblici e privati più che raddoppiati rispetto ai livelli record attuali, nonché politiche volte a migliorare la prevedibilità e a eliminare gli ostacoli alla decarbonizzazione».

Le aziende, nel frattempo, stanno accelerando l’adozione di obiettivi climatici.

Secondo il report, migliora l’impegno climatico delle aziende quotate. I risultati di quest’anno infatti evidenziano un maggior numero di aziende che ha fatto disclosure degli impegni assunti. Il 20% delle società quotate in Borsa ha progetti science-based target per raggiungere il net-zero entro il 2050 (in aumento di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente). Inoltre, quasi il 38% delle società quotate ha fissato obiettivi di decarbonizzazione che mirano a raggiungere il net-zero, questi ultimi non necessariamente il linea con gli standard Sbti (in aumento dell’1%), e poco più della metà (52%) delle società quotate ha reso noto target climatici (percentuale simile allo scorso anno).

In termini di disclosure, le informazioni sulle emissioni sono cresciute. Quasi il 60% delle società quotate in Borsa a livello globale ha reso note le proprie emissioni Scope 1 e/o Scope 2 al 31 gennaio 2024, con un aumento di 16 punti percentuali in due anni. Non solo, quasi il 42% delle società quotate in Borsa ha comunicato almeno una parte delle proprie emissioni Scope 3, con un aumento di quasi il 17% in due anni.

Tuttavia, i dati mostrano che il mondo non è sulla buona strada per affrontare il problema del clima. Infatti, secondo quando indicato nel report, per allinearsi agli obiettivi climatici globali, le aziende dovrebbero decarbonizzarsi più rapidamente.

Le traiettorie di decarbonizzazione delle società quotate in borsa a livello mondiale le collocano su un percorso di riscaldamento del pianeta di 3°C, circa il doppio della soglia di 1,5°C che, secondo la scienza, eviterebbe gli effetti peggiori del riscaldamento globale.

Analizzando l’indicatore Msci Implied Temperature Rise collettivo, che mostra il potenziale di riscaldamento di un asset finanziario in base alle sue attuali emissioni di gas serra e alla traiettoria di decarbonizzazione futura prevista per tutti gli ambiti di emissione, emerge che le società quotate in borsa a livello mondiale sono sulla strada di un riscaldamento del pianeta di 3°C entro la fine del secolo. Il 38% delle aziende è sulla buona strada per mantenere il riscaldamento a 2°C o inferiore, mentre l’11% è in linea con un aumento della temperatura di 1,5°C.

 

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