Deloitte Private: Esg driver degli investimenti

11 Set 2025
In breve SRI Finance Commenta Invia ad un amico

In un primo semestre 2025 che si è concluso con risultati incoraggianti per gli operatori del private equity (in Italia sono stati finalizzati ben 249 deal, il valore più alto mai registrato nei primi sei mesi di un anno), l’Esg si rivela uno dei principali trend di investimento, assieme a intelligenza artificiale e Pnrr.

Circa il 64% degli operatori integra criteri Esg nella fase di investimento o li applica attivamente nella gestione delle società in portafoglio.

Queste alcune delle evidenze che emergono dalla quarantaseiesima edizione della Private Equity Survey, l’indagine semestrale condotta da Deloitte Private in collaborazione con Aifi e l’Osservatorio Pem (Private Equity Monitor) di Liuc Business School per quanto riguarda la raccolta della serie dati storica e le relative analisi settoriali.

L’integrazione dei criteri Esg nei processi di investimento è ormai una prassi ben radicata tra gli operatori del private equity, coinvolgendo sia la fase iniziale di valutazione che quella di gestione delle partecipate. Circa un quarto del campione (23,1%) dichiara di monitorare il rispetto di standard Esg minimi già durante la due diligence, e una percentuale analoga si concentra sull’implementazione di politiche sostenibili nelle società in portafoglio. Inoltre, il 17,7% degli intervistati prende in considerazione l’Esg come leva per la creazione di valore durante l’analisi preliminare delle opportunità di investimento.

«Nel panorama attuale, le priorità degli investitori si sono profondamente trasformate – ha dichiarato Claudio Scardovi, Deloitte Private Equity Leader -: i criteri Esg non sono più un’opzione ma un requisito ormai integrato nelle strategie di investimento del private equity».

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