Il Rapporto 2020 di Carbonsink e Feem

Disclosure climatica: a che punto sono le società del Ftse Mib?

26 Nov 2020
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Carbonsink insieme alla Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) ha pubblicato “La percezione del rischio climatico delle società al FTSE MIB – Rapporto 2020”, il report dedicato alla responsiveness delle principali società italiane nei confronti del cambiamento climatico, arrivato quest’anno alla sua seconda edizione. Nella nuova edizione si evidenziano progressi e cambiamenti sottolineando quanta ancora strada ci sia da percorrere per far sì che gli obiettivi internazionali sul clima vengano rispettati, e per far sì che la transizione verso la neutralità climatica sia possibile.

Anche quest’anno sono stati analizzati i dati emersi dalle principali informazioni rese pubbliche in materia di disclosure climatica delle società quotate al Ftse Mib, dai bilanci consolidati di gruppo, alle relazioni finanziarie annuali e sulla remunerazione, i bilanci di sostenibilità e le Dnf, per riuscire a delineare così il grado di maturità delle tematiche connesse al cambiamento climatico delle principali società italiane.

Oltre all’aggiornamento del paniere delle società esaminate, nell’edizione 2020 del Rapporto, si è deciso di migliorare ulteriormente la metodologia di indagine andando a rivedere i principali indicatori delle aree di disclosure analizzate (governance; strategia; gestione del rischio; metriche e obiettivi; advocacy). In particolare si è voluto allineare le aree di disclosure, e i relativi indicatori, alle principali novità di settore che stanno guidando la lotta al climate change, e ribadendo il ruolo centrale e prioritario del settore privato: dalle Non-Binding Guidelines on Non-Financial Reporting, pubblicate dalla Commissione Europea nel giugno 2019, al Piano d’azione per la finanza sostenibile, passando per le iniziative che costituiscono il Green Deal presentato a fine 2019 e, tenendo conto anche delle principali novità emerse dal Piano di ripresa dell’economia approvato a seguito dell’emergenza Covid-19.

Le pressioni da parte della comunità finanziaria, per una disclosure climatica trasparente ed in linea con il livello di decarbonizzazione richiesto, è ben evidente anche a tutte le società del Ftse Mib analizzate nello studio, e come sottolineato da Andrea Maggiani, Managing Director Carbonsink: «Ci attendiamo per questo che nei prossimi anni migliorino in modo considerevole le informazioni sulla resilienza del modello di business».

Nonostante gli sforzi che le imprese italiane devono ancora intraprendere per rispettare gli obiettivi di Parigi e per mantenere l’innalzamento delle temperature globali al di sotto del 1.5°C, dal Report 2020 emerge un dato sicuramente incoraggiante: il 93% delle società analizzate ha considerato il cambiamento climatico un tema materiale, e il doppio rispetto all’anno precedente ha incluso obiettivi di riduzione delle emissioni nella propria politica di remunerazione aziendale. Nonostante, quindi, il 2020 sia stato un anno particolare, con Governi e imprese di tutto il mondo alle prese con la crisi e difficoltà connesse alla pandemia di coronavirus, le società analizzate hanno dichiarato una crescente attenzione sui rischi e le opportunità relative ai cambiamenti climatici, dimostrando che la trasparenza e la divulgazione sul clima hanno un ruolo fondamentale per costruire un’economia più forte e sostenibile.

L’obiettivo principale di questo studio resta quello di valutare il livello di maturità delle società quotate al Ftse Mib nella gestione dei rischi e delle opportunità legati al clima, andando ad approfondire la qualità dei vari approcci utilizzati dalle imprese per l’adozione di una strategia climatica efficace, Carbonsink e Feem cercano così di stimolare, quanto più possibile, il dibattito sulla materialità del cambiamento climatico per il settore privato.

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