Global Compact: Esg strategici per il 70% degli europei
La sostenibilità si conferma un valore fondamentale per i cittadini europei e, in misura ancora maggiore, per quelli italiani. È quanto emerge dal nuovo studio “The Perception of Sustainable Development by Europeans”, realizzato dai Network europei di Un Global Compact e presentato come evento collaterale a New York in concomitanza al Leaders Summit 2025. L’indagine, condotta su 13.000 persone in 16 Paesi del continente, evidenzia che l’80% della media europea e l’85% degli italiani considera lo sviluppo sostenibile una priorità da collocare al centro dell’agenda politica.
L’80% degli europei dichiara di tenere conto della sostenibilità nelle proprie scelte di acquisto, ma solo il 27% lo fa sempre, mentre il 53% afferma che questo criterio incide solo occasionalmente. In Italia l’attenzione è ancora più forte: il 55% dei cittadini considera la sostenibilità un elemento importante al momento dell’acquisto, superando così la media europea.
Anche sul piano normativo si registra un ampio sostegno, soprattutto nell’Europa meridionale. In questo contesto, l’Italia si distingue per il consenso verso regole più rigorose: l’87% dei cittadini (contro l’85% della media europea) le ritiene indispensabili, pur chiedendo parallelamente semplificazione e minori oneri burocratici.
IMPRESE TRA OPPORTUNITÀ E SFIDUCIA
Quasi la metà degli europei riconosce alle imprese un impatto positivo soprattutto in materia di diritti dei lavoratori (47%), seguiti da diritti umani e tutela ambientale (43%). La fiducia si riduce però in modo significativo sul fronte della lotta alla corruzione, dove solo il 35% esprime un giudizio positivo. In Italia il quadro è più critico: appena il 36% valuta favorevolmente l’impatto delle aziende sulla sostenibilità, con un riconoscimento concentrato soprattutto sulle questioni legate al lavoro.
Ad ogni modo, prevale la convinzione che la sostenibilità sia un fattore competitivo: sette europei su dieci la considerano un driver strategico per le imprese, percentuale che in Italia sale al 75 per cento.
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