Tre raccomandazioni Eurosif per un Sfdr “fit-for-purpose”
Stabilire categorie chiare e obbligatorie di prodotti Esg/sustainability-related sulla base di criteri minimi, fornire agli investitori finali significativi requisiti di disclosure e creare un framework Ue per la finanza sostenibile che sia affidabile e coerente.
Queste sono le tre raccomandazioni evidenziate da Eurosif per un Sfdr “fit-for-purpose” volte a migliorare il quadro Sfdr in vista della revisione prevista nel quarto trimestre 2025, al fine di garantirne la chiarezza, l’efficacia e l’adeguatezza allo scopo.
Queste raccomandazioni sono riassunte in un report dedicato e sono state elaborate sulla base dei contributi dettagliati dei suoi membri e del gruppo consultivo composto da investitori e altri operatori del mercato finanziario.
1. Stabilire categorie chiare di prodotti Esg/sostenibili sulla base di criteri minimi
Eurosif evidenzia l’importanza di definire i criteri per una categorizzazione dei prodotti finanziari nell’ambito dell’Sfdr, e quindi sviluppare i principi alla base dell’attuale definizione di “investimenti sostenibili” dell’Sfdr e garantire che la revisione dell’Sfdr si basi sulle linee guida Esma relative alle denominazioni dei fondi. Raccomanda inoltre di proporre tre categorie Sfdr con i relativi criteri minimi. Nel dettaglio la categoria “Sustainable” si concentrerebbe su approcci di investimento “deep green” o socialmente sostenibili (dovrebbe comprendere le esclusioni minime più rigorose per evitare qualsiasi esposizione ad attività dannose per l’ambiente o la società); la categoria “Transition” comprenderebbe strategie volte a contribuire alla transizione ambientale e/o sociale, e la categoria “Binding environmental and social factors” contempla gli approcci che non rientrano necessariamente nelle precedenti categorie.
2. Fornire agli investitori finali requisiti di disclosure significativi
Stabilire requisiti minimi di disclosure sui rischi di sostenibilità e sugli impatti negativi per tutti i prodotti finanziari, semplificare i requisiti di disclosure per i prodotti classificati ai sensi del Sfdr (ad esempio i Pai da considerare per ciascuna categoria Sfdr possono anche essere semplificati con i criteri minimi per le categorie Sfdr e quindi i prodotti dovrebbero solo segnalare le esclusioni nella documentazione pertinente del fondo e nelle informazioni divulgate a livello di entità), segnalare agli investitori finali i prodotti che non sono classificati ai sensi Sfdr e mantenere e adeguare la disclosure Sfdr entity-level.
3. Creare un framework di investimento sostenibile affidabile e coerente, pertanto evitare che l’iniziativa di semplificazione Omnibus comprometta la revisione dell’Sfdr e garantire che le altre norme dell’UE riflettano le modifiche apportate dalla revisione dell’Sfdr.
Per questo motivo Eurosif raccomanda di semplificare il processo di consulenza per gli investitori al dettaglio e le informazioni relative alla MiFID II – IDD e ai KID PRIIPs, adeguare la Benchmarks Regulation in linea con la revisione dell’Sfdr e istituire un regime di trasparenza per i data provider Esg).
EurosifnormativaSfdr