Bloomberg: finito anche il boom delle assunzioni Esg
Il boom occupazionale legato agli Esg, che ha raggiunto il picco nel 2022 (+120%), si è fermato: oggi le posizioni più richieste riguardano compliance e normativa. Lo scrive Bloomberg, come riportato dalla rassegna stampa aumentata di questa settimana.
Le grandi società finanziarie, secondo l’analisi, stanno rivedendo al ribasso gli investimenti in personale specializzato sulla sostenibilità, a causa del calo di entusiasmo sul tema, dei rendimenti incerti e del clima politico ostile. Dopo aver assunto in modo “evangelico” professionisti del clima e profili con background in sostenibilità, molte banche e gestori ora si concentrano esclusivamente sulla redditività, riducendo o eliminando ruoli come il Chief Sustainability Officer. Negli Stati Uniti, secondo Bloomberg, dove ormai c’è una sorta di caccia alle streghe nell’utilizzo dell’acronimo Esg, solo il 6% delle aziende S&P 100 ha menzionato i criteri ambientali, sociali e di governance nei report del 2025, in drastico calo dal 40% del 2023. Pesa, insomma, la retorica anti-Esg dell’amministrazione Trump. Mentre in Europa, dove la regolamentazione è più consolidata, Bloomberg spiega che si assiste a un ridimensionamento per timore di ostacolare la competitività.
anti-esgassunzioni ESGbloomberg