Eurosif mette in guardia Efrag sulla Omnibus

27 Mag 2025
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Nell’ambito della proposta Omnibus della Commissione Europea, volta a semplificare le regole sulla sostenibilità, Efrag è stata incaricata di semplificare gli Esrs e ha aperto ad aprile una consultazione a riguardo. Eurosif ha risposto a tale consultazione difendendo gli standard.

L’European Sustainable Investment Forum (Eurosif) afferma che progressi già raggiunti debbano essere salvaguardati:

  • gli European Sustainability Reporting Standards (Esrs) facilitano l’allocazione del capitale da parte degli investitori, in linea con le preferenze dei loro clienti, indirizzando gli investimenti verso la transizione ecologica e contribuendo a gestire rischi e impatti ambientali
  • gli standard integrano la doppia materialità e includono informazioni ambientali (clima, biodiversità, economia circolare e altre), sociali e di governance, elementi fondamentali per garantire dati affidabili e comparabili e che vanno mantenuti
  • i feedback degli investitori sulla prima ondata di reporting hanno evidenziato un miglior allineamento e coerenza nei parametri essenziali, offrendo informazioni decisionali più comparabili e utili.

In particolare, Eurosif afferma che «le divulgazioni relative al clima (Esrs E1) sono ben allineate con altri standard internazionali (Issb, Gri, Ca 100+ o Tt) e offrono poco margine per ulteriori semplificazioni, pertanto devono rimanere invariate». Anche le informazioni prospettiche, come i piani di transizione climatica e i relativi target, sono altresì considerati importanti dagli investitori. In aggiunta, Eurosif sottolinea l’importanza di mantenere quei dati che sono necessari ad altre normative Ue, come Sfdr e Benchmark Regulation, che consentono agli investitori di adempiere ai propri obblighi.

Il Forum europeo riconosce solo che alcuni punti narrativi potrebbero essere ulteriormente snelliti, ma che essi rimangono essenziali per contestualizzare i dati quantitativi e coprire aspetti non misurabili numericamente, pertanto raccomanda solo alcuni aggiustamenti mirati, piuttosto che cambiamenti sostanziali ai criteri attuali:

  • il chiarimento del processo di valutazione della doppia materialità
  • l’eliminazione delle duplicazioni tra standard trasversali e settoriali.
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