et.people/9 intervista a Lucia Arlandini

La food blogger: «Sostenibilità, sana e conveniente»

15 Mar 2019
Interviste Companies & CSR Commenta Invia ad un amico
Conoscere bene i prodotti e i produttori, secondo l'autrice del blog "Ti cucino così", sono i primi passi verso la sostenibilità: «Non solo un driver per il mio lavoro ma anche per la mia salute»

“Ti cucino così” è uno dei blog di cucina più famosi e longevi del web. Attivo dal 2010, è gestito da Lucia Arlandini, meglio conosciuta come Lucy, piemontese di nascita ma adottata dalla Liguria. Le sue ricette, le sue guide culinarie sono seguitissime, sia sul blog sia sui social, dove vanta migliaia di follower. I lettori hanno a disposizione un menù sconfinato, che va dalle ricette classiche ai piatti ispirati da viaggi in Paesi lontani. Per Lucia, autrice e ideatrice del blog «la sostenibilità alimentare è un concetto molto complesso, che parte dalla produzione alla vendita di un prodotto, ma coinvolge anche le proprie scelte di acquisto e consumo». Se dovesse amalgamare il concetto usando due parole, come ingredienti, sarebbero «sano e conveniente. Quindi scelte più oculate nell’acquisto dei prodotti, ricerca dei metodi di cottura per preservare il più possibile la bontà degli stessi e la limitazione degli sprechi».

Lucia Arlandini

La tematica del vivere e lavorare sostenibile coinvolge la sua attività di food blogger?
Sì, questa tematica coinvolge in primis la mia figura di mamma e poi  quella di food blogger. Inizio in casa e dai miei figli (ancora piccoli) a dare una consapevolezza e un rispetto per la propria salute e per quella dell’ecosistema, partendo proprio dall’alimentazione; e quindi dalla conoscenza un po’ più approfondita della filiera produttiva dei singoli ingredienti.

Crede che la sostenibilità possa essere un driver per il suo lavoro?
La sostenibilità non deve essere solo un driver per il mio blog ma anche per la mia salute. I food blogger di oggi devono contribuire sicuramente a sviluppare più attenzione alla sostenibilità. È importante non solo saper promuovere eventi o prodotti, ma anche cercare di sviluppare questi temi attraverso i propri canali social. Cercare, ad esempio, anche di dare importanza a una cucina senza sprechi, sarebbe già un passo molto importante. Ogni giorno vengono ancora buttate milioni di tonnellate di cibo, quando invece, come è risaputo, in cucina si può riutilizzare tutto. È anche nostro compito, aggiungo, informare il lettore sui metodi di cottura che possono ridurre gli sprechi energetici e preservare il più possibile le sostanze nutritive degli alimenti.

I temi sostenibili stanno entrando anche nella sua sfera privata?
Ammetto di non essere vegana e di non vivere in una casa di recupero in mezzo alla campagna, ma posso dire che da sempre cerco di evitare sprechi e mi dilungo spesso sull’importanza di ingredienti a chilometro zero e su una più grande consapevolezza verso il produttore. Mi piace girare e valorizzare i piccoli produttori, cercare di conoscere la loro storia, i loro campi e le loro idee, custodiscono spesso un patrimonio inesauribile di consigli.

Pensa che possano essere un fattore chiave per la sua immagine pubblica?
Non so se tutto ciò possa essere un fattore chiave per la mia immagine pubblica, ma di sicuro mi piace poter pensare di costruirmi un futuro migliore. Penso che se ognuno di noi facesse un piccolo passo in più verso la sostenibilità, il mondo sarebbe migliore.

Cecilia Mussi

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