La revisione di Carbon Tracker Initiative

L’azienda più inquina e meno è trasparente

12 Ott 2022
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Le società ad alta intensità di carbonio non stanno rivelando in modo adeguato gli effetti dei rischi climatici e dei piani Net zero nei loro rendiconti finanziari. Spesso anche gli auditor non considerano l’impatto delle questioni rilevanti legate al clima

Le società ad alta intensità di carbonio non stanno rivelando in modo adeguato gli effetti dei rischi climatici e dei piani Net zero nei loro rendiconti finanziari. Lo rivela il paper “Still Flying Blind: The Absence of Climate Risk in Financial Reporting”, realizzato dalla Carbon Tracker Initiative in collaborazione con il Climate Accounting and Audit Project. Si tratta della seconda revisione annuale sul grado di disclosure climatica delle imprese lanciata nel 2021. L’analisi ha coinvolto le aziende responsabili dell’80% delle emissioni di gas serra industriali, tra cui quelle dei settori dei combustibili fossili, minerario, manifatturiero e automobilistico. Nessuna delle 134 società valutate ha superato i test di base.

Come anticipato dalla rassegna stampa di questa settimana (OB/ 311 “Clima, le società più inquinanti bocciate in disclosure”), emerge anche che il 98% non ha fornito prove che i loro bilanci 2021 avessero preso in considerazione gli effetti delle questioni climatiche. «Gli auditor non sembrano considerare in modo esaustivo gli effetti delle questioni materiali legate al clima nelle loro valutazioni dei rischi e nei test di audit», ha sottolineato la Carbon Tracker Initiative, evidenziando come le omissioni nella disclosure dei rischi climatici e il fallimento dei revisori abbiano privato gli investitori di informazioni chiave.

IL REPORTING

Rispetto alla prima revisione del 2021, si è registrato un aumento degli impegni Net zero e di altri impegni relativi al clima e un aumento delle segnalazioni sui rischi climatici al di fuori dei rendiconti finanziari. Tuttavia, la maggior parte delle aziende ancora non include gli impatti finanziari di questi impegni e i rischi del cambiamento climatico nei loro bilanci. L’analisi di 134 società, grosse emettitrici di Co2, mette in luce poche indicazioni che gli impatti delle questioni rilevanti legate al clima siano stati presi in considerazione nella preparazione del bilancio.

Il 98% delle società analizzate non ha fornito informazioni sufficienti per dimostrare come i loro bilanci includano la considerazione degli impatti finanziari delle questioni climatiche rilevanti. Questa mancanza, fanno notare gli autori del paper, solleva domande sulla qualità del bilancio e sulla governance relativa alla sua redazione, inclusa la nota informativa di accompagnamento. Inoltre, anche quando hanno indicato che i rischi climatici possono avere un impatto, le imprese non hanno rivelato le pertinenti climate-related assumption quantitative e le stime utilizzate per redigere il bilancio. Il 99% delle società non ha divulgato in modo esaustivo le ipotesi e le stime pertinenti.

RISCHIO DI GREENWASHING

Infine, il report mette in luce che le aziende non hanno presentato narrazioni climatiche coerenti: il loro bilancio, infatti, non riflette pienamente le considerazioni sul clima incluse in altri reporting aziendali. Tutte le 134 società analizzate hanno mostrato un certo livello di incoerenza. Molte imprese riconoscono che i rischi climatici sono rilevanti e hanno indicato che stanno adottando misure per tagliare le proprie emissioni, ma non hanno divulgato la pertinenza degli obiettivi che si sono prefissati nei loro rendiconti finanziari. Questa incoerenza, sottolineano gli analisti, potrebbe essere una prova che si tratta di greenwashing invece che di impegni reali.

I REVISORI

La ricerca di Carbon Tracker mostra anche gli auditor spesso non considerano l’impatto delle questioni rilevanti legate al clima. Quasi tutti i revisori si sono astenuti dal commentare le incongruenze che riscontravano nei loro controlli sul bilancio e sulla sezione “altre informazioni” delle società. Nello specifico, il 96% degli auditor non ha tenuto sufficientemente conto del modo in cui l’impresa considerava l’impatto del clima. Nessuno dei revisori delle 46 società statunitensi coinvolte nell’analisi ha fornito la prova di aver considerato gli impatti delle questioni climatiche nei loro audit.

Alessia Albertin

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