Pictet richiama l’attenzione sulle infrastrutture idriche

17 Ott 2023
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ET.analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nel numero 38 (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/38), è stato riportato un contributo di Marc-Olivier Buffle, Senior Product Specialist di Pictet Asset Management sulla necessità di investire in infrastrutture idriche nei prossimi anni.

In questo contributo, Buffle analizza gli investimenti in infrastrutture idriche e fognarie, per quasi 13mila miliardi di dollari, che saranno necessari nei prossimi 25 anni in tutto il mondo. «Un impegno che né il settore privato né quello pubblico possono affrontare da soli», spiega l’analista, aggiungendo che «i loro sforzi congiunti devono essere gestiti in modo intelligente e con una visione a lungo termine». L’esperto riporta che, secondo un’analisi di Pictet Asset Management, attualmente l’investimento annuo in spese in conto capitale nel settore idrico si aggira intorno ad appena 287 miliardi di dollari (settore agricolo escluso). «Non c’è dubbio che le infrastrutture siano un aspetto cruciale», ragiona il manager, «investire è necessario, sia a livello pubblico che privato».

Buffle analizza le differenze tra operatori privati e statali, elencando diversi esempi nel mondo e raggiungendo la conclusione che «le enormi carenze in termini di quantità e qualità effettive della fornitura suggeriscono che forse le amministrazioni politiche non sono i migliori gestori di questo bene pubblico essenziale» e che «le aziende private hanno ottenuto risultati migliori: percentuali di perdite d’acqua inferiori, trattamenti delle acque reflue più avanzati e migliore qualità dell’acqua potabile». L’analista sottolinea che alcune mancanze derivano da carenze normative, anche se le amministrazioni pubbliche sono molto migliorate nel negoziare e strutturare partnership pubblico-privato per la fornitura di servizi di pubblica utilità, che permettono di ridurre drasticamente i costi di sviluppo di nuove infrastrutture. Inoltre, evidenzia l’importanza dell’engagement costante degli investitori con le aziende idriche, per migliorare sia i risultati ambientali che finanziari.

L’esperto conclude che per garantire l’approvvigionamento di acqua pulita e servizi igienico-sanitari sicuri bisogna «sviluppare le modalità più efficaci per consentire al settore privato e a quello pubblico di collaborare per il bene comune».

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