L’Eurosistema sempre più attenta al tema clima

Bce comprerà solo bond a bassa Co2

7 Lug 2022
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La banca centrale europea ha affermato che il cambiamento climatico sarà incorporato nei suoi acquisti di obbligazioni societarie, nei requisiti di informativa e nella gestione del rischio. Saranno quindi privilegiate le aziende più attente alle emissioni di Co2 ed escluse quelle meno sostenibili

La Bce prevede di decarbonizzare gradualmente il proprio portafoglio di obbligazioni societarie dando priorità agli emittenti con una migliore performance climatica rispetto alle società con una performance più debole. Inoltre, nell’informativa pubblicata lunedì 4 luglio, si legge che l’Eurosistema limiterà la quota di attività emesse da soggetti con un’impronta di carbonio elevata, accetterà in garanzia per le proprie operazioni di rifinanziamento soltanto attività negoziabili e crediti di imprese e debitori conformi alla Csrd e si impegnerà ad affinare ulteriormente i propri strumenti e le proprie capacità di valutazione per cogliere meglio i rischi climatici.  «Con queste decisioni traduciamo il nostro impegno per la lotta al cambiamento climatico in un’azione tangibile – ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde -. Nell’ambito del nostro mandato, stiamo compiendo passi concreti per integrare il cambiamento climatico nelle operazioni di politica monetaria. E seguiranno altre iniziative, nel quadro della nostra agenda per il clima in divenire, per allineare le nostre attività agli obiettivi dell’Accordo di Parigi».

«Sebbene la mossa della Bce rappresenti un passo in avanti compiuto nella giusta direzione, in effetti le Banche centrali hanno la possibilità di fare molto per affrontare i cambiamenti climatici nell’ambito del loro stesso mandato – spiega Silvia Dall’Angelo, senior Economist di Federated Hermes -. In ultima analisi, spetta alla politica mettere a punto piani concreti per combattere seriamente il cambiamento climatico e le sue implicazioni. I governi dovrebbero guidare la transizione verde, facendo uso di regolamenti e incentivi, coordinandosi a livello globale per garantire un’azione coerente e un percorso di transizione giusta ed inclusiva, e assicurandosi che il settore privato sia coinvolto mediante partnership e progetti comuni. Certo, nell’attuale contesto di prezzi elevati dei combustibili fossili e di forti timori legati alla sicurezza energetica nel breve periodo, si tratta di un compito particolarmente impegnativo».

Le decisioni della Bce rientrano nel Piano d’Azione per il clima annunciato a luglio 2021 e fanno parte di una precisa tabella di marcia delle iniziative relative al cambiamento climatico. Inoltre, come spiegato nel documento “Agenda della Bce per il clima 2022” l’azione di Francoforte sul fronte del cambiamento climatico si basa su tre obiettivi cardine che guideranno in futuro l’adozione di specifiche politiche volte allo sviluppo di azioni concrete per la lotta al cambiamento climatico, ovvero:

  • gestione e mitigazione dei rischi finanziari associati al cambiamento climatico e valutazione del suo impatto economico;
  • promozione della finanza sostenibile per favorire una transizione ordinata verso un’economia a basse emissioni di carbonio;
  • condivisione delle nostre competenze per promuovere un cambiamento più ampio a livello di comportamenti.

Pietro Menziani

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