L'analisi per industry dell'Integrated Governance Index

IGI 2019, la leadership è energetica

12 Giu 2019
Notizie Companies & CSR Commenta Invia ad un amico
Il comparto energetico riafferma la propria leadership nell’Integrated Governance 2019 sia in termini di punteggio medio sia in termini di presenze nella Top10.

Il comparto energetico riafferma la propria leadership nell’Integrated Governance 2019 (IGI 2019) sia in termini di punteggio medio sia in termini di presenze nella Top10. Già un anno fa, nell’edizione 2018, il settore si era distinto come miglior performer in termini di punteggio medio. Oggi consolida questa posizione, registrando parallelamente un miglioramento del punteggio ottenuto (a 73 punti in media da 66,6, considerando il campione delle sole società quotate, senza dunque le società non quotate partecipanti per la prima volta quest’anno). In aumento a 11 partecipanti (dagli 8 precedenti) le aziende appartenenti alla industry (cui si aggiungono 3 non quotate), che quest’anno è stata suddivisa in “Energia e utility” e “Petrolio e gas naturale”. Di queste 11 analizzate, sei appartengono alla Top10 (erano sei anche nel 2018).

IL PESO DELLE INDUSTRY

Le aziende partecipanti a IGI 2019 (i risultati completi verranno presentati domani nella ESG Business Conference) sono state classificate in base alle industry di Borsa Italiana e rappresentano sei settori differenti: Energia e utility, Petrolio e gas naturale, Industria, Beni di consumo, Servizi al consumo e Finanza. Industria è il comparto che pesa di più (26% del totale), seguito da Finanza (23%) e poi dalla macro categoria Energia (20%). Ci sono poi quattro aziende che sono state raggruppate sotto la categoria “altro” perché appartenenti ciascuna a una industry diversa: tecnologia, chimica, salute e telecomunicazioni.

Non è però solo il comparto energia che sperimenta un complessivo miglioramento nell’Indice. Anche la finanza passa da 56 a 66, mentre l’Industria segnala un progresso più contenuto, da 48,3 a 52 punti. Queste industry guidano un più generale miglioramento dell’Index s che, con riferimento al paniere delle società quotate, passa a 58,88 punti di media da 54,5 del 2018. A livello di campioni di analisi, il Ftse Mib e la Top10 migliorano entrambi di circa il 13% sull’anno passato.

L’ANDAMENTO DELLE AREE DI INDAGINE

L’Index è composto da un’Area di indagine ordinaria, che si mantiene sostanzialmente stabile nelle sue parti fondanti, e da un’Area di indagine straordinaria tematica che varia ogni anno (quest’anno dedicata alle Hr e l’anno passato alla funzione finanza delle aziende).  Tuttavia, si propone come indice dinamico, spostando quindi la propria asticella a seconda della maturazione del mercato, del consolidamento di alcune tematiche e della necessaria inclusione delle nuove sfide che investono le imprese. Con questo intento è sottoposto ogni anno a una revisione e a un aggiornamento. Rispetto all’anno scorso il cambiamento più rilevante è stato l’inserimento dell’area finanza, a cui era stata dedicata l’indagine straordinaria 2018, all’interno dell’Area ordinaria dell’Index.

Così come nel 2018, anche nel 2019 il punteggio medio relativo all’area di indagine finanza si rivela uno dei più deboli per il campione delle società quotate. Tuttavia, anche quest’anno sono i Piani di successione, l’area che rimane maggiormente indietro. Si può fare di più anche su Esg integrati nella retribuzione e Esg integrati nelle strategie di business.

Elena Bonanni

 

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