Deloitte: 3 giovani su 4 hanno timori sull’ambiente
L’uso dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) diventa normalità per Gen Z e Millennial italiani, mentre la preoccupazione per i nuovi conflitti supera il timore per la disoccupazione, entrando nella top 3 delle grandi questioni globali da affrontare insieme al caro vita e al cambiamento climatico. Questi alcuni dei trend che emergono dalla quattordicesima edizione della Gen Z e Millennial Survey, lo studio globale di Deloitte condotto su oltre 23mila Gen Z e Millennial di 44 Paesi in tutto il mondo.
Il costo della vita rimane la prima preoccupazione sia per la Gen Z italiana (37%) che per i Millennial (39%). Circa 6 giovani su 10 dichiarano di vivere di stipendio in stipendio e temono di non riuscire a raggiungere la pensione con un livello di benessere economico soddisfacente, una percentuale superiore alla media globale di circa 20 punti percentuali. La protezione dell’ambiente è indicata come seconda grande questione dal 28% dei Gen Z e dal 25% dei Millennial. In terza posizione, invece, emerge il timore per i conflitti in corso, una preoccupazione che riguarda un intervistato italiano su quattro e che riflette l’inasprirsi delle tensioni geopolitiche a livello mondiale.
L’AMBIENTE E IL LAVORO
Il 73% dei Gen Z e il 68% dei Millennial intervistati in Italia, rispetto al 65% della Gen Z e al 63% dei Millennial a livello globale, affermano di essersi sentiti preoccupati o ansiosi per l’impatto ambientale nell’ultimo mese. Per proteggere il pianeta, quindi, Gen Z e Millennial italiani sono disposti ad agire concretamente. Tra le azioni che hanno intrapreso o che sono disposti a intraprendere ci sono l’acquisto di un veicolo elettrico, il miglioramento della propria casa per renderla più sostenibile e un uso attento dell’acqua. Il 33% dei Gen Z e il 25% dei Millennial, inoltre, dichiara di aver condotto ricerche sulle politiche ambientali delle aziende prima di acquistarne prodotti o servizi. E c’è anche chi (14% Gen Z e 10% Millennial) ha lasciato il proprio lavoro o in futuro potrebbe lasciarlo (24% Gen Z e 23% Millennial) perché preoccupato del suo impatto ambientale.
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