spin off di ESG.ICI sulla "ESG IDENTITY RELAZIONALE"

Position paper firmato Philip Morris ed ET.Group

2 Lug 2025
Notizie Companies & CSR Commenta Invia ad un amico
Scaricabile il paper “Dall’impresa alla comunità: la nuova frontiera della sostenibilità”. Delvecchio (Pmi): «Strumento prezioso per alimentare un confronto aperto e costruttivo sulle opportunità Esg che possono nascere anche nei settori più sfidanti»

È online e scaricabile (scarica qui) il position paper “Dall’impresa alla comunità: la nuova frontiera della sostenibilità” realizzato da ET.Group assieme a Philip Morris Italia. Il documento è stato presentato lo scorso 18 giugno in occasione della decima edizione della ESG Business Conference a Milano.

Si tratta di un documento di posizione, spin off scientifico dell’assessment ESG.ICI, e si focalizza sulla ESG Identity relazionale, ovvero sulla “sostenibilità come squadra” con la propria comunità. Con il paper, Philip Morris Italia ed ET.Group attivano una riflessione sul potenziale della sostenibilità che le aziende possono sviluppare, attraverso un’evoluzione del proprio modello di business, ma anche attraverso un’evoluzione delle relazioni con la propria filiera e il proprio territorio.

L’idea alla base è che, proprio dalle aziende che hanno maggiori margini di cambiamento, possa arrivare il migliore contributo alla Transizione. Ma per attivare questo cambiamento, occorre valorizzare le relazioni di “squadra” con la polis, sostenendo la comunità e la ricerca scientifica. Non a caso, Philip Morris è la prima multinazionale del settore del tabacco ad aver annunciato una progressiva uscita dalle sigarette tradizionali, a favore di prodotti alternativi senza combustione.

L’obiettivo del paper è quello di attivare una riflessione di sistema sulle opportunità Esg che possono derivare dai cambiamenti in quelli che oggi appaiono settori più delicati dal punto di vista della sostenibilità. Una riflessione che aiuti a comprendere gli sforzi, i risultati, e i potenziali traguardi. Traguardi che, come sottolinea il paper, possono essere importanti se sviluppati “in squadra”, mettendo da parte i pregiudizi e costruendo fiducia reciproca.

«Philip Morris – ha spiegato Simona Delvecchio, Sustainability & Public Policy Manager di Philip Morris Italia, in occasione dell’evento di presentazione alla ESG Business Conference – ha costruito in Italia una filiera integrata d’eccellenza grazie al contributo di 41mila persone e 8mila imprese che ogni giorno collaborano con noi, condividendo un obiettivo comune: realizzare un futuro senza fumo. Il position paper realizzato da ET.Group rappresenta per noi uno strumento prezioso per alimentare un confronto aperto e costruttivo sulle opportunità Esg che possono nascere anche nei settori più sfidanti. La nostra trasformazione verso un futuro senza fumo è possibile solo attraverso un dialogo continuo e trasparente con tutti gli attori coinvolti: dalle istituzioni al mondo accademico, dalla società civile al sistema produttivo. Solo facendo “squadra” possiamo affrontare con responsabilità cambiamenti reali e duratori».

LE EVIDENZE ESG.ICI: RELAZIONE E TRANSIZIONE

Il paper è introdotto da un’analisi di scenario, sviluppata dall’ufficio studi di ET.Group sulla base dei risultati dell’ESG Identity Corporate Index (ESG.ICI), l’assessment creato da ET.Group e giunto quest’anno alla sua decima edizione.

Le aziende italiane sembrano oggi molto consapevoli di quanto la propria ESG Identity sia legata alla capacità di valorizzare le relazioni con la comunità. Così come è centrale il concetto di attivarsi in chiave di una sostenibilità futura, che non si limiti alle esternalità di oggi, ma si ponga l’obiettivo degli impatti di domani.

Viene presentata una selezione di 8 delle 130 domande dell’assessment ESG.ICI 2024, con risposte da un campione di quasi 100 aziende italiane (quotate e non). Ne emerge un quadro delle strategie in atto, viste secondo le due direttrici principali: la sostenibilità come relazione con il territorio e come concetto dinamico di transizione.

Le aziende appaiono attive nei processi di due diligence verso i fornitori, meno sul fronte clienti e sostegno finanziario della filiera. In aumento, invece, la presenza di sistemi di ascolto degli stakeholder della propria filiera e di politiche per la gestione del dialogo con gli stakeholder, anche se le società non quotate mostrano ancora ampi margini di miglioramento.

Sul piano della transizione, solo il 5% delle aziende quotate e il 7-8% delle non quotate non ha ancora definito obiettivi climatici. Ancora pochi, tuttavia, riescono a stimare l’incidenza della transizione su costi e ricavi. Molto positiva infine l’attivazione di strategie di mitigazione che vanno oltre la propria catena del valore: fra il 30 e il 40% delle società si è già attivata.

L’ESPERIENZA DI PHILIP MORRIS ITALIA

Nella seconda parte, il paper illustra l’esperienza concreta di Philip Morris Italia, a partire da un assunto: la sostenibilità è anche una questione relazionale. Sul piano ambientale, significa ridurre gli impatti lungo la filiera assieme agli stakeholder. Su quello sociale, significa rafforzare il dialogo e contribuire allo sviluppo dei territori. Nella governance, vuol dire adottare impegni (anche istituzionali) concreti, trasparenti e verificabili, promuovendo standard elevati lungo tutta la catena del valore.

La sezione si articola in tre ambiti: ambientale, sociale e di governance, illustrando investimenti, progetti e strumenti messi in campo (dalla manifattura sostenibile alla formazione, dal riciclo al supporto alla filiera agricola). In chiusura, l’intervista a Michele Samoggia, Director External Affairs Philip Morris Italia.

COSTRUIRE FIDUCIA NELLA COMUNITÀ

Nell’intervista, Samoggia sintetizza il percorso dell’azienda e lancia un messaggio chiaro per il futuro: «Il cambiamento deve avvenire costruendo fiducia nella comunità». Un coinvolgimento progressivo del sistema nelle sfide dell’impresa, e viceversa: l’impresa come leva della transizione del proprio contesto. La parola chiave, dunque, è quella di una relazione di fiducia, per «sviluppare soluzioni fondate sulla scienza, agire con coerenza e costruire insieme un futuro più consapevole e condiviso».

SCARICA QUI IL POSITION PAPER

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