Imprese sociali in crescita, ma deluse dal Pnrr

4 Mar 2022
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Le imprese sociali tornano a crescere, ma lo scarso coinvolgimento nella progettazione della ripartenza e in ambito Pnrr demotiva gli operatori del Terzo settore. È la fotografia scattata dalla seconda rilevazione 2021 “Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale”, realizzata da Intesa Sanpaolo, Ipsos e Aiccon, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali.

L’indagine analizza lo stato di salute e le aspettative per il nuovo anno. Emerge un aumento del bisogno di reperire personale specializzato (+13% sul primo semestre) e del fatturato nell’ultimo semestre (+37% – 45% v/ 8%), per effetto di una crescita di entrate derivanti sia da vendita sul mercato (+27%) sia da contributi e convenzioni con la Pa (+21%). Sale anche il numero di imprese che hanno assunto dipendenti nell’ultimo semestre (+8%).

Sul fronte della fiducia degli operatori si rileva un lieve calo di ottimismo, dovuto allo scarso coinvolgimento nella progettazione della ripartenza nel quadro delle missioni del Pnrr e alla percezione del ruolo che potranno giocare, insieme a quello più ampio del Terzo Settore, nel sostenere economicamente e socialmente il sistema Paese.

Nel secondo semestre, cresce il numero di imprese sociali che ricorre a servizi come: formazione professionale per i propri dipendenti (+8%), supporto alla ricerca di personale qualificato (+15%) e welfare aziendale (+8%). Aumentano anche le imprese che prevedono un piano di nuove assunzioni per il primo trimestre del 2022 (+15%).

Tra gli intervistati, aumenta anche la consapevolezza dell’importanza della transizione digitale e delle partnership per lo sviluppo. In particolare, sono considerate sempre più strategiche le collaborazioni con la Pubblica amministrazione (+14%) e gli istituti di credito (+3%).

Nel 2022, le imprese sociali si aspettano un aumento dei costi di produzione legati a materie prime ed energia (+31%), costo del lavoro (+12%) e interessi passivi (+8%). Quasi un’impresa su due ha in progetto di investire nello sviluppo dell’attività nei primi sei mesi del 2022.

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