Platform, le proposte per semplificare la Tassonomia
La Platform on Sustainable Finance ha rilasciato, dopo la consultazione di gennaio (leggi l’articolo: Taxonomy Ue, la Platform propone revisione) un rapporto con consigli per migliorare l’efficacia della Tassonomia Ue, focalizzandosi su semplificazione, accesso ai dati e coerenza normativa. Il documento, elaborato sulla base di un’analisi delle pratiche di mercato, progetti pilota e feedback degli stakeholder propone diverse misure per rendere più agevole l’applicazione della normativa. Tra le principali novità vi è il miglioramento della valutazione “Do No Significant Harm” (Dnsh), che prevede una distinzione più chiara tra le tipologie di utenti (aziende finanziarie e non finanziarie), l’uso dei dati (fatturato contro le spese in conto capitale) e la loro posizione geografica (all’interno o all’esterno dell’Ue). Inoltre, il rapporto suggerisce l’introduzione di un principio di materialità applicabile a tutte le entità, di soglie di materialità per tutti gli indicatori chiave di performance (Kpi) delle società non finanziarie e di una valutazione Dnsh semplificata per il Kpi del fatturato. Un altro punto centrale riguarda l’utilizzo di stime per facilitare la rendicontazione da parte del settore finanziario, con la creazione di linee guida chiare per la conformità ai requisiti.
Il documento evidenzia anche la necessità di rendere il calcolo più flessibile del Green Asset Ratio (Gar) e del Green Investment Ratio (Gir), permettendo l’uso di stime per tutte le attività di finanziarie e semplificando i requisiti per il settore retail riducendo il numero di asset considerati. Infine, sono stati proposti degli approcci semplificati per l’integrazione della Tassonomia nelle dichiarazioni di Pmi, banche e investitori, riducendo così gli oneri amministrativi per le imprese più piccole.
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