Sodalitas presenta report sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa

18 Nov 2022
In breve Companies & CSR Commenta Invia ad un amico

Fondazione Sodalitas ha presentato i risultati del 1° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa (Ssi). La ricerca è stata presentata il 15 novembre in un convegno tenutosi presso l’Auditorium di Assolombarda a Milano al quale sono intervenuti, tra gli altri, Jan Noterdaeme, Co-founder and external relations di CSR Europe, Enrico Giovannini, professore Università di Roma Tor Vergata e fondatore di Asvis, Paolo Gerardini, presidente Piccola Industria Assolombarda, e Alberto Pirelli, presidente Fondazione Sodalitas.

Questa prima edizione dell’Osservatorio è stata condotta con metodologia qualitativa ovvero tramite interviste personali a un campione di soggetti. Sono stati intervistati: 16 opinion leader/accademici; 10 membri di CSR Europe; 12 Csr Manager di imprese “best in class” scelte da Sodalitas in quanto ritenute eccellenti sotto il profilo dell’impegno in sostenibilità ambientale e sociale. È stata inoltre effettuata l’analisi di 16 Bilanci di Sostenibilità al fine di rilevare gli ambiti e le modalità di impegno sociale da parte delle imprese.

Tra le indicazioni del rapporto il fatto che è «decisivo – si legge in una nota –  per quanto riguarda la sostenibilità sociale d’impresa, il tema della misurazione dell’impatto delle iniziative messe in atto. A differenza dell’impegno ambientale che dispone di indicatori numerici (riduzione delle emissioni, risparmio energetico, risparmio idrico…) l’impegno sociale viene oggi quasi sempre “narrato” in modo qualitativo ovvero senza l’utilizzo di Kpi numerici. Questo rende problematica la misurazione dei progressi nel tempo e il confronto tra realtà differenti. E rende anche più facile e meno verificabile il rischio di social washing».

Un altro punto evidenziato è che «un freno all’impegno in Ssi da parte delle imprese è costituito dalla maggiore difficoltà a valutarne il ritorno economico e questo fa sì che, a differenza dell’impegno ambientale che può generare tangibili risparmi (di acqua, di energia, di materie prime…) e goodwill da parte dei consumatori, venga spesso considerato un costo piuttosto che un investimento».

0 commenti

Lascia un commento