Anche Google si arruola: sdoganata l’Ai militare

10 Feb 2025
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Google ha annunciato con un articolo pubblicato sul proprio blog aziendale di aver aggiornato i propri “Ai Principles”, ovvero le linee guida sottostanti l’utilizzo e lo sviluppo etico della suo progetto d’intelligenza artificiale. Nella versione originale dei Principles, rilasciata nel 2018, era presente una sezione in cui l’azienda di impegnava a vietare l’utilizzo della propria Ai per lo sviluppo di armamenti e di tecnologie che «causano o possono causare danni in generale», la sorveglianza e usi contrari a diritti umani e al diritto internazionale. Adesso, nelle nuove linee guida è stato completamente rimosso l’impegno a non applicare la tecnologia a scopi militari o di sorveglianza.

Gli autori dell’articolo Demis Hassabis e James Manyika, rispettivamente Head of Ai e Senior Vp for Technology and Society di Google, hanno giustificato il cambiamento con la necessità di supportare governi in un contesto geopolitico complesso, ribadendo che le democrazie devono guidare lo sviluppo dell’Ai secondo valori come libertà e uguaglianza. Negli Ai Principles aggiornati, Google continua a dichiarare che applicherà controlli umani e testerà la tecnologia per ridurre e mitigare i risultati non intenzionali o dannosi.

Google, assieme alle altre Big Tech, si allinea così alla visione e alla politica del neo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del suo super consigliere Elon Musk, secondo cui le aziende dovrebbero lavorare al servizio degli interessi nazionali, nella crescente competizione con la Cina e nella ridefinizione degli equilibri internazionali. Microsoft e Amazon collaborano già da tempo con il Pentagono, mentre OpenAI e Anthropic, con i loro modelli ChatGPT e Claude, hanno recentemente avviato partnership con l’industria militare statunitense.

La decisione segna inoltre un’inversione di rotta rispetto al comportamento tenuto nel 2018, quando Google si rifiutò di rinnovare un appalto con il Dipartimento della Difesa americano dopo le proteste dei dipendenti. Il dibattito sul tema all’interno dell’azienda è stato recentemente ravvivato dalla stipula di un contratto di cloud computing con il governo israeliano e dal fatto che, come svelato dal Washington Post, strumenti di Ai di Google potrebbero essere stati utilizzati dalla Forze di Difesa israeliane nell’offensiva a Gaza.

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