Bankitalia, quarta edizione del Rapporto sugli Esg

10 Giu 2025
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Lo scorso 30 maggio Banca d’Italia ha pubblicato la quarta edizione del Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici che illustra l’integrazione degli aspetti Esg nella gestione degli investimenti della Banca d’Italia nel 2024.

In linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e dell’Unione europea, nel 2024 Banca d’Italia ha rafforzato il proprio impegno per una finanza sostenibile, integrando i criteri Esg nella gestione dei propri investimenti non di politica monetaria e contribuendo alla diffusione della cultura della finanza sostenibile nel sistema finanziario e tra i cittadini.

Gli investimenti oggetto del Rapporto sono quelli del portafoglio finanziario, delle riserve valutarie e del Fondo pensione complementare, il cui valore complessivo era pari alla fine del 2024 a 190,3 miliardi di euro. Sono esclusi gli investimenti di politica monetaria, poiché la loro gestione è condivisa con l’Eurosistema e la relativa rendicontazione è curata direttamente dalla Banca centrale europea.

Il Rapporto, coerentemente con le raccomandazioni della Tcfd, descrive quattro aspetti:

  1. la struttura di governo
  2. la strategia
  3. il processo di gestione dei rischi
  4. gli indicatori e gli obiettivi

 

Relativamente agli indicatori, la principale novità di questa edizione del Rapporto è costituita dall’aggiunta di tre nuove metriche, concordate con l’Eurosistema: (a) le emissioni totali Scope 3; (b) la quota complessiva di obbligazioni sostenibili, obbligazioni legate a obiettivi di sostenibilità e obbligazioni sociali; (c) la quota di esposizione ai settori con elevato impatto sulla natura e che dipendono da essa in modo rilevante.

PRINCIPALI RISULTATI

I portafogli azionari e di obbligazioni societarie mostrano indicatori Esg migliori o in linea rispetto agli indici di riferimento in seguito all’integrazione della sostenibilità nella loro gestione. Gli indicatori sull’uso dell’energia, dell’acqua e sulla gestione dei rifiuti evidenziano risultati particolarmente positivi

È cresciuta la quota di green bond (il cui acquisto è iniziato nel 2020) per le tre classi di attività obbligazionarie e nel 2024 si colloca al 5,4% per i titoli di Stato, al 36,1% per i titoli sovranazionali e delle agenzie e al 6,2% per le obbligazioni societarie

L’intensità carbonica media ponderata dei portafogli si è significativamente ridotta tra il 2020 e il 2024. Le variazioni maggiori riguardano le azioni (-59% rispetto al 2020) e le obbligazioni societarie del portafoglio finanziario (-58% rispetto al 2020). Il calo è dovuto alle strategie di investimento adottate, ai progressi delle imprese nelle politiche di sostenibilità e in particolare nella decarbonizzazione, nonché all’inflazione.

Il Rapporto evidenzia il contributo della Banca d’Italia alla promozione della finanza sostenibile, attraverso la partecipazione ai lavori del Tavolo per la finanza sostenibile promosso dal Mef, che ha redatto una guida per agevolare il dialogo tra le Pmi e le banche sulle informazioni Esg.

Inoltre l’Istituto, in continuità con gli anni precedenti, ha contribuito alla ricerca sugli effetti dei rischi climatici sull’economia reale e sul sistema finanziario, ha preso parte al dibattito nazionale e internazionale (in particolare all’interno dell’Eurosistema e del Network for Greening the Financial System, il Ngfs) e ha curato iniziative di educazione finanziaria rivolte ai giovani, alle imprese e al pubblico in generale per favorire la diffusione della cultura della finanza sostenibile.

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