Bei controcorrente: l’Europa punti sul green e sul social
La Banca Europea degli Investimenti ha pubblicato l’Investment Report 2024/25 (scarica l’executive summary) nel quale emergono richiami ad aspetti oggi non certo mainstream nella narrativa dell’Unione europea. E che invitano a interrogarsi su quale debba essere il percorso da perseguire per ritrovare una leadership economica ormai appannata. In particolare, colpiscono i richiami a una posizione di benchmark nel campo dell’economia sostenibile e, ancor più, in quello del modello sociale.
«Spesso dato per scontato – si legge nel documento -, il modello sociale inclusivo dell’Europa è uno dei suoi punti di forza. L’aumento della partecipazione al mercato del lavoro, in particolare tra le donne, e la crescente parità di opportunità sono state una fonte di crescita. Tuttavia, il 51% delle imprese dell’Ue ha dichiarato che la scarsità di lavoratori qualificati sarà uno dei principali ostacoli agli investimenti nel 2024, rispetto al 39% del 2016. Questo non si è tradotto in un aumento della quota di imprese che investono in formazione. L’invecchiamento della popolazione e le competenze richieste dalla transizione verde e digitale sono destinate ad aggravare questo problema. In questo contesto, la continuità degli investimenti sociali è fondamentale, in quanto aiuta le persone a sviluppare le competenze e incoraggia la partecipazione alla forza lavoro e la mobilità del lavoro».
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