Kpmg, gli Esg sono già un driver delle M&A

11 Set 2023
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Una indagine di Kpmg evidenzia l’enorme incidenza che i fattori Esg hanno oggi nelle operazioni straordinarie aziendali, guidando il successo o meno di una M&A, o determinandone il prezzo. Un fenomeno che sta mettendo radici solide anche negli Stati Uniti. La ricerca ha raccolto le opinioni di oltre 200 operatori del settore M&A negli Usa e in Europa, Medio Oriente e Africa (Ema).

ULTERIORE PROSPETTIVE DI ACCELERAZIONE

La survey rivela che, oggi, la maggior parte degli investitori (74% degli Stati Uniti e 82% dell’Ema) sta includendo gli Esg nella propria agenda di M&A, tra cui il 72% degli investitori finanziari e il 76% degli investitori aziendali negli Stati Uniti, rispetto al 94% e al 77% degli investitori dell’Ema rispettivamente.

In proiezione, gli investitori condurranno la due diligence Esg con maggiore frequenza in futuro, con il 48% degli investitori Ema e il 27% degli investitori statunitensi che affermano di farlo frequentemente (su oltre l’80% delle operazioni), rispetto al 25% per gli Ema e al 16% per gli Stati Uniti nei due anni precedenti.

I margini di crescita risiedono nella capacità di conoscenza delle informazioni Esg. Il 74% ha inserito le considerazioni Esg nel proprio programma di M&A, ma solo il 51% possiede una comprensione adeguata dell’Esg nella propria area di investimento. Inoltre, il 68% degli investitori Ema e il 62% negli Stati Uniti ha dichiarato che pagherebbe un premio per un target che dimostra un alto livello di maturità Esg in linea con le proprie priorità Esg.

L’IMPATTO SULLE OPERAZIONI

Il 53% degli investitori statunitensi e il 66% di quelli dell’Ema hanno dichiarato che l’annullamento della transazione è la principale conseguenza della scoperta di una problematica Esg materiale. Al contrario, il 76% dei fornitori di debito per le fusioni e acquisizioni ha dichiarato di aver proseguito con il finanziamento o la sottoscrizione, ma con condizioni più conservative, come conseguenza dei risultati rilevanti.

Inoltre, il 49% degli investitori EMA e il 59% di quelli statunitensi hanno indicato come sfida la «mancanza di dati solidi o di politiche scritte sulle pratiche presumibilmente seguite dall’azienda».

«I dati parlano chiaro – ha dichiarato Mark Golovcsenko, leader dei servizi ESG e climatici di Kpmg negli Stati Uniti -: le aziende e gli investitori stanno integrando sempre di più le considerazioni ESG nelle loro strategie di M&A, non solo perché è la cosa giusta e responsabile da fare, ma anche per le implicazioni di valore dell’Esg».

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