ReArm, il Parlamento fa causa perché “escluso”

12 Mag 2025
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Il Parlamento europeo farà causa ai governi dell’Ue dopo essere stato escluso dalle decisioni in merito al budget destinato all’industria della difesa europea, secondo quanto dichiarato da alti funzionari e riportato venerdì da Euractiv. «Li porteremo in tribunale», ha dichiarato un alto funzionario del Parlamento. «È una questione di principio», ha aggiunto.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato a marzo un pacchetto di misure per la difesa da 800 miliardi di euro, che includeva una proposta per raccogliere 150 miliardi di euro in prestiti per sostenere l’acquisto di armi tra i Paesi dell’Ue, chiamata Safe. La von der Leyen ha invocato una clausola di emergenza nel trattato Ue che aggira il Parlamento europeo, il che significa che solo il Consiglio (composto dai governi nazionali) sarà in grado di modificarlo e approvarlo, escludendo gli eurodeputati.
All’inizio della scorsa settimana, la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola aveva minacciato un’azione legale presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, chiedendo alla Commissione di “riconsiderare” la base giuridica dell’atto.

Ora, spiega Euractiv, i funzionari del Parlamento affermano di voler procedere. «Lo faremo e non c’è niente che unisca il Parlamento più di una cosa del genere», ha detto un secondo alto funzionario.

Non è certo la prima volta che la von der Leyen (presidente della Commissione dal 2019) invoca questa clausola di emergenza per accelerare la legislazione. La Commissione ha utilizzato questo ordine esecutivo per approvare rapidamente leggi relative all’acquisto congiunto di vaccini e alla crisi energetica innescata dalla guerra della Russia in Ucraina.

Il Parlamento ha circa due mesi di tempo per presentare il ricorso dopo l’adozione della proposta Safe da parte del Consiglio. La Corte Suprema dell’Ue potrebbe pronunciarsi entro due anni.

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